I Misteri di Puka Beach ( 17° episodio )
Summer in Paradise
( copyright 2020)
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INTERPRETI :
ELLERY : SPEAKER RADIOFONICO
CANDY : MOGLIE DI ELLERY
JADE : FIGLIA DI EL E CANDY
MARIO : CUGINO DI ELLERY
BRADSHAW,FUNAKI,ANDREW
G.A Wine : AGENTI DI POLIZIA
CAPITANO TODY : CAPITANO DI POLIZIA
AL PALMER : PROPRIETARIO DEL CINE PARK
FRANK : CANTANTE
JENNIFER,BEN,BECKY,ROSCOE : AMICI
RAFFY : AMICA DI ELLERY
JEREMY EGG : DIRETTORE MUSEO
LUKE CROWN : FOTOGRAFO
DANNY MOORE : CAMPIONE DI SURF
MANDY : RAGAZZA DI DANNY
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Diciassettesimo episodio dei Misteri di Puka Beach. Siamo sempre nella nostra cittadina preferita … con tanto sole e tanto surf. I personaggi sono sempre quelli e come sempre si cerca di avere qualche location nuova. Come spesso ripeto, questi sono solo dei semplici racconti gialli per ragazzi, scritti con tantissima passione e …. Sicuramente con qualche imperfezione. Quattro le sessioni di correzione che faccio … ma alla fine come succede … anche alla centesima uscirebbe sempre un qualcosa da cambiare. Me ne sono imposte quattro e … sia quel che sia. Abbiamo creato una nuova piattaforma dove poter condividere questi racconti, nella speranza che vi possano piacere. Fatemi pubblicità nella certezza e sicurezza che queste letture sono … per tutti. Si ispirano ai ben piu’ famosi gialli per ragazzi famosi negli anni 70 e 80 ( come per esempio i Tre Investigatori ) . Chiamiamoli semplici … elementari … descrittivi … quasi sceneggiature. Chiamateli come volete … ma chiamateli. E adesso … buona lettura nel magico mondo di Puka Beach.
PS Questo libro è per mia figlia copy writer di successo e per tutti quelli che mi conoscono.
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Il mese di giugno di Marine Beach era considerato come un periodo di rodaggio in previsione dei mesi a seguire :le giornate erano già sufficientemente calde per godersi le favolose spiagge californiane e posti come Zuma erano già assiepati di surfisti di ogni genere ed età.
Il turismo cominciava a macinare discrete presenze e di conseguenza i negozi si rifornivano di ogni articolo possibile ed immaginabile, come per esempio il Bazar del mitico e inossidabile Cardoni. . Era un bel panorama e forse era il periodo piu’ bello, in quanto non ancora trasudante di mezzi e gente.
“Già !” esclamò tra se’ e se’ Ellery “ Giugno è proprio un bel mese: il giusto equilibrio tra il semi deserto periodo invernale e la grande calca estiva!”.
Si trovava a bere un aperitivo al Green Pine , un locale non tanto distante da dove lavorava abitualmente. Era in quei paraggi per concludere un paio di contratti pubblicitari per Puka Shell Radio . La giornata era piacevolmente ventilata , proprio il giusto necessario per togliere l’umidità tipica di quel periodo. Il locale rimaneva in mezzo ad una collinetta e una leggera brezza era sempre assicurata. Ellery , seduto ai tavolini esterni , stava sorseggiando un long drink. Jade era al momento tornata nella sua cittadina di residenza, mentre Candy era a casa intenta a preparare una buona cenetta.
El decise che era l’ora di far ritorno all’ovile : due veloci chiacchiere con Daniel, il proprietario del locale, e , dopo aver pagato , salì in macchina. Il viaggio fu tranquillo: nonostante l’ora di punta , in quel momento le strade erano percorribili in tutta tranquillità. Parcheggiò e salì le scale.
“Ciao Candy”.
“Ciao Ellery “ rispose la moglie” Ti ha appena cercato un certo Jeremy Egg!”.
“Jeremy Egg ? E chi sarebbe? Il suo nome non mi dice molto!”.
“Mi pare di aver capito che sia il direttore del locale museo dedicato al surf aperto poco tempo fa!”.
“Sì, mi ricordo dell’apertura del museo . Rimane nella parte est, non lontanissimo dal vecchio faro!”.
“ Sì sì, rimane proprio in quella zona” disse Candy “ E quanti ricordi ci ha lasciato quel faro non tanto tempo fa !”
“ Eh già : sono passate solo poche settimane dal caso al Cine Park e alle banche. E’ stato un bel colpo!”.
“Sì… la banda si era comportata benissimo.”.
“Ma cosa voleva il signor Egg da me?”.
“ Non me lo ha detto. Mi ha educatamente chiesto se potevi richiamarlo appena possibile : ecco il numero .” e gli porse un biglietto.
Lo speaker si avvicinò al telefono e afferrò la cornetta; la alzò e compose il numero : “ Pronto? Qui è Ellery. Mi ha cercato?”.
“ Buongiorno e scusi se la disturbo. Ho letto delle vostre imprese e mi chiedevo se avesse voluto darmi una mano a risolvere una situazione !”.
“Quale situazione ? “ chiese lo speaker.
“ Come lei sa , il nostro museo è una piccola realtà nata dalla passione di qualche appassionato e di qualche altro piccolo investitore. Mi ha dato il suo nome Danny Moore!”.
“Wow : il vecchio Danny. Saranno passati una bella manciata di anni da quando le nostre strade si incrociarono per risolvere uno dei nostri primissimi casi! “.
“Esatto. Danny ora ci da una mano a catalogare tutti gli articoli e ci ha dato anche un po’ di materiale. Da quel famoso giorno , la sua carriera aveva avuto una bella impennata e si è tolto le sue belle soddisfazioni!”.
“ Sì sì ho sempre letto dei suoi successi” disse El .
Egg riprese : “ Ebbene, ieri sera c’è stato un grave attentato nell’ala est del museo. La notizia non è stata ancora resa ufficiale. Solo la polizia ne è a conoscenza : sono in contatto con il capitano Tody!”.
“Ottima scelta ! E’ in buone mani: Paul Tody è un ottimo ufficiale.”.
“Sì , lo so. Parlando con lui e facendo il suo nome, mi ha consigliato anche lui di coinvolgerla. Mi diceva che il vostro tandem ha sempre funzionato!”.
“Confermo ! ” disse lo speaker “ Ma … vada avanti!”.
“ Il danno riguarda una parte ancora in costruzione : una nuova ala dedicata alle persone che non erano in prima linea , come i preparatori, manager e simili , e ai vari materiali usati nella disciplina , come tute, mute , costumi… Insomma, non solo campioni e non solo tavole da surf. Il nostro museo vuole essere un omaggio a 360° verso questo sport tipicamente californiano. Dentro quell’ala abbiamo fatto solo fare un breve giro nel giorno di apertura.”.
“Mi sembra un approccio dei migliori. Ma come ha o hanno fatto a penetrarvi ?”. “Non lo hanno fatto direttamente… hanno approfittato di un piccolo lucernario posto proprio sopra al salone : lo hanno forzato per buttare dentro materiale infiammabile al quale avevano dato fuoco !”.
“Avevate allarmi?” chiese El.
“Sì , ma non in quel lucernario . Il nostro budget non ce lo permetteva. Abbiamo avuto l’allarme col segnalatore di fumo : il museo è a norma con la sicurezza, sa?”.
“La cosa mi fa piacere “ disse lo speaker “ Se tutto viene fatto bene da subito, si parte sempre con il piede giusto!”
“Fortunatamente il pronto intervento dei vigili del fuoco , ai quali la centralina ha dato l’imput , ha evitato danni peggiori. Siamo assicurati , ma chi ci dice che non torneranno?”.
“Dubbio legittimo” rispose El “ Se ha piacere , posso essere da voi domani per le 18.30 per una breve presa di visione. Avverta pure Tody !”.
“La ringrazio molto !”.
“Di niente. Ovviamente non è detto che si otterrà qualcosa, ma la mia filosofia è di non lasciare mai niente d’intentato. A domani !” e riattaccò.
Riassunse brevemente a Candy e Jade il succo della questione.
“ Ci siamo!” esclamò lei … “ Ho la netta sensazione che tra poco la banda si rimetterà in sella !”. “Chissà come mai anch’io ho questa netta e palpabile sensazione !” rimarcò la figlia che era stata sentita telefonicamente.
“Non penso “ disse Ellery “ In fondo si tratta solo di dare un occhio e offrire un appoggio a Tody … e l’appoggio ad un vecchio amico non si nega mai ! Tra l’altro , non avevo ancora visto il museo : è un’ottima occasione per farlo!”.
“Sono d’accordo. “ disse Candy “ Ora però mangiamoci su”.
”Poi devo andare in radio per un notturno e dopo mi concentrerò sul museo. A proposito, come si chiama?”.
“Surf’s up “ disse la moglie .
“ Come la celebre canzone dei Beach Boys” disse Ellery che continuando “Un nome molto azzeccato”.
Come sempre il pranzo fu ottimo. Candy riassettò la cucina e accese il pc per vedere se on line ci fossero Becky o Jennifer per fare due chiacchere.
El si preparò con calma e si avviò in radio.
Ted Valley era al suo posto, nel suo ufficio, intento a sistemare qualche cartaccia. Lo speaker si dedicò a catalogare qualche pratica, riordinando le più recenti e archiviando le più vecchie.
Alle 21.30 era seduto in postazione, pronto per iniziare il suo programma che tanto amava: un caleidoscopico contenitore musicale. Finita la trasmissione, tornò a casa per il meritato riposo. Era stata una bella puntata , ricca di buona musica e tante dediche . La giornata seguente scorse abbastanza velocemente e presto arrivò l’ora di andare al museo.
La struttura possedeva un discreto parcheggio e fu agevole trovare una sistemazione alla macchina. In lontananza scorsero Tody, che venne loro incontro: “Ciao ragazzi! Le nostre strade si incrociano nuovamente!”
“E neanche dopo tanto tempo!” disse Candy “ E’ sempre un piacere!”
“Ho preferito ci fossi anche tu” disse l’ufficiale rivolto allo speaker “poiché conosci Moore e avevi dato una considerevole mano al caso di un po’ di tempo fa che aveva a che fare proprio col mondo del surf”
“La ringrazio per aver pensato ancora a noi” disse Ellery.
“Ma … non vedo Mario!” esclamò Tody.
“Lo abbiamo avvisato ma al momento è nella sua città : non escludo una sua calata nell’immediato futuro. “Va bene, sarà per la prossima volta. Lo relazionerete voi. Che ne dite ? Andiamo a fare un giretto per vedere la zona incriminata?”
“Ma certo ! ” disse Candy.
Imboccarono una piccola stradina laterale che portava poi in un piccolo piazzale dietro l’edificio. Il Surf’s Up non distava tanto dal mare : si trovava a circa settecento/ottocento metri dal litorale e ad un miglio scarso dal vecchio faro di Marine beach.
La cittadina , come quasi tutta la California, aveva una grande tradizione surfistica e la nascita di un museo dedicato a questo sport era stata naturale , anche se ,forse, un po’ tardiva. L’entusiasmo genuino che era nato intorno a questa iniziativa era stato notevole da subito, anche se non sarebbe bastato solo quello : la costruzione di un edificio nuovo di zecca richiedeva grandi investimenti e la ricerca fondi era stata lunga ed impegnativa. Alla fine , comunque, il progetto era decollato e , tra volontari e lavori su commissione , il museo era nato. Dispiaceva molto che fosse stato oggetto di un ingiustificato attacco atto a creare danni alla costruzione .L’entrata costava solo 5 dollari e questo aveva determinato una buonissima affluenza di pubblico , iniziando a riempire le casse della struttura … che non faceva mai male. La stradina che portava all’entrata di servizio era molto carina. Alla destra c’era una fila di palme che arrivava sino al piazzale , garantendo un po’ di ombra nelle assolate e calde giornate estive. A circa tre quarti si trovava una porta : vi entrarono.
All’interno trovarono Jeremy : era un uomo alto, dal capello castano e sembrava una persona tranquilla. Li accolse con grande cortesia ed entusiasmo : “ Buongiorno capitano Tody. E voi dovete essere Ellery e Candy! Piacere di conoscervi !”.
“Buongiorno , signor Jeremy. Il piacere è tutto nostro. Mi spiace molto per quello che è successo. Non ci voleva proprio!”.
“In effetti ci ha dato una bella botta, ma fortunatamente riguardava una zona ancora da aprire. Ne avevamo dato anticipazione sul nostro sito ma senza specificare la data precisa .”.
“Bene, ciò vi consentirà comunque di evitare figure poco piacevoli e di potervi organizzare con tutta calma … relativamente ! Andiamo a vedere il luogo incriminato?”.
“Certamente! Seguitemi.”.
“Il gruppo si spostò verso un corridoio che dava al salone principale per poi infilarsi in una porta riservata solo al personale, per sbucare infine al nuovo padiglione. Non era enorme, ma estremamente accogliente e tematizzato. In terra e su di una parete si vedevano distinte macchie nere dell’incendio. Fortunatamente il materiale interessato non era numeroso : c’era una bacheca di vetro finita in frantumi per il calore, ma in generale , circa gli articoli in esposizione provvisoria , era andata bene. A parte pavimento e muro , i danni erano contenuti .
In alto si poteva notare il lucernario rotto. Nella parte superiore era stata messa una chiusura posticcia per evitare infiltrazioni di acqua in caso di pioggia. Una miriade di vetri tappezzava il pavimento, conseguenza della rottura del punto dal quale poi erano stati introdotti i materiali infiammabili. Ellery osservò bene e a lungo il pavimento.
“Senta , capitano: ho visto in terra dei frammenti di vetro di colore diverso dalla tipologia del lucernario!”.
“ Sì, avevo notato anch’ io !” disse Tody
“Potrebbe essere dovuto a un lancio di una bottiglia incendiaria!” ipotizzò Ellery.
“E’ un eventualità “ rispose il capitano.
“Possiamo dare un’occhiata al piazzale esterno?” chiese El.
“Certo. Seguitemi” disse Jeremy “ Utilizziamo quel posto per caricare e scaricare materiale. Di giorno è frequentato da fornitori, corrieri e simili.”
“E queste impalcature?”
“Stiamo ancora lavorando sull’esterno : il museo è stato aperto da poco e abbiamo dato precedenza alla facciata esteriore per poi con calma dedicarci alla parte posteriore!” disse il direttore.
“Beh , se da quella impalcatura si arriva al lucernario, è facile intuire la via usata per arrivare in cima all’edificio!” disse El.
“Penso anch’ io la stessa cosa “ disse Tody “ Andiamo a dare un’occhiata, che dite?”.
“Immagino che i suoi uomini abbiano già provveduto a fare tutti i rilevamenti del caso .” disse Candy.
“ Certamente. Vai tranquilla : non potrai inquinare le prove!”.
“Eccoci arrivati “, disse Jeremy “ E’ meglio che indossiate un casco protettivo.” spiegò porgendone uno a ciascuno. “Entriamo in un cantiere e la responsabilità sarebbe mia!”.
“Per arrivare alla prima piattaforma di ponteggi bastava appoggiare una scala e il gioco era fatto “ disse El .
“Hai ragione “ disse il direttore “ Non avevamo motivo di preoccuparci di attentati. Ovviamente le scale di accesso vengono tolte a fine lavori ogni giorno e vengono riposte in quel garage laggiù!” e indicò la parte opposta del piazzale.
“ Sembra che la scala venga proprio da là” disse Tody “ Abbiamo trovato la basculante forzata!”.
“ La scala era sempre appoggiata come la vedo adesso ? “ chiese Ellery.
“Sì” rispose l’ufficiale “ Nessuna impronta rilevata : l’attentatore avrà sicuramente usato i guanti!”.
“Avete provato a vedere i bidoni della spazzatura nei dintorni?” disse Candy “ Magari il losco individuo li ha buttati via poco dopo averli usati!”.
“Ottima idea!” esclamò Tody “ A che ora passano a ritirare l’immondizia?” chiese poi a Jeremy.
“Passano alla sera ogni due giorni : di solito verso le 23. “ rispose .
“ E l’attentato a che ora è avvenuto?” chiese lo speaker.
“All’incirca alle 3 di mattina “ rispose il capitano.
“Ergo … “ disse Jade “ I guanti potrebbero ancora essere in zona.”.
“Esatto” convenne l’ufficiale , che inforcò la ricetrasmittente “Agente Bradshaw, si porti subito in zona museo Surf’s Up. Porti con lei un paio di agenti e pattugliate tutti i bidoni della spazzatura nell’arco di mezzo miglio abbondante!”.
“Ricevuto capo” si sentì come risposta “ ma cosa cerchiamo esattamente?”.
“ Un paio di guanti , passamontagna e cose simili!”.
“Ricevuto: ci mettiamo subito all’opera !”.
“Ottimo e …voglio essere informato costantemente.” Concluse l’ufficiale .
“Vorrei vedere il tetto “ chiese Ellery.
“Ok ” rispose Jeremy “ Possiamo usare le scale di sicurezza, senza arrampicarci sui ponteggi. Basta spostare la scala un po’ piu’ a destra. Posso farlo capitano?”. Ottenuta risposta affermativa, eseguì l’operazione.
L’edificio non era alto : piano terra e un piano superiore. Una volta in cima si poteva vedere distintamente il lucernario da dove era stato introdotto con molta probabilità l’oggetto incendiario. La pavimentazione era un po’ impolverata e si distinguevano delle impronte che attirarono immediatamente l’attenzione dello speaker.
“Abbiamo già provveduto a rilevarle “ disse Tody , che aveva notato ciò a cui era rivolto il pensiero di El “ Si tratta di scarpe sportive, 44 di piede , quasi sicuramente di un uomo!”.
“Deve essere andata in questo modo” disse Ellery “ Prima è stata forzata la basculante, prelevata la scala e appoggiata ai ponteggi. Per evitare le scale antincendio , poco usate e sulle quali le impronte sarebbero state piu’ visibili, ha preferito passare per i ponteggi, sicuramente piu’ frequentati in questi giorni di lavoro. Quindi , una volta raggiunta la cima , ha sfondato il lucernario, ha acceso la miccia e giù! Avete trovato fiammiferi in zona?”.
“No, niente” rispose il capitano.
“Probabilmente ha usato un accendino!” disse Candy.
“Un’ottima scelta “ commentò lo speaker “ Una prova in meno. Mannaggia!”.
“Non preoccuparti, El “ disse Tody “ Poi ti farò avere tutta la documentazione!”.
“La ringrazio. Per quello che mi riguarda possiamo anche scendere!”.
“Va bene” disse Jeremy “ Seguitemi !”.
Mentre rientravano nella struttura, spuntò Danny Moore.
“Ciao Danny” esclamò Ellery “ E’ tantissimo che non ci si vede. Come stai?”
“Ciao Ellery, ciao Candy. In effetti è tantissimo tempo che non abbiamo occasione di scambiare due chiacchere “.
“Già: dopo la locale gara di un qualche tempo fa , le cose avevano cominciato a girare bene per te e avevi iniziato a viaggiare per l’America per fare tornei in lungo e in largo!”.
“ E qualcuno lo avevo pure vinto” e rise.
“ Sì “ disse Candy “ Abbiamo sempre seguito le tue gesta. Solo che non siamo mai riusciti ad incontrarci per fare due chiacchere.”.
“Quando c’ero io non c’eravate voi e viceversa” esclamò il surfista “Continuo sempre a girare, ma ora sono sui 40 anni e mi sono ritirato dal surf attivo già da qualche anno. Giro per insegnare, per portare la mia esperienza al servizio dei giovani. Faccio anche conferenze e dimostrazioni … è per questo che ci si vede poco! Ma quando ho saputo dell’apertura di questo museo … beh , ho voluto esserci e dare il mio personale contributo. Da buon esperto spero di essere stato utile.”.
“Utilissimo “ esclamò Jeremy.
Il biondo surfista riprese : “Allora Ellery, cosa pensi sia successo? Ho sentito delle vostre indagini con Tody al Cine Park e penso che siete le persone adatte per cercare di venire a capo di questa faccenda!”.
“Non saprei “ disse lo speaker “ Al momento è chiaro solo come sia avvenuto l’attentato . Rimangono un mistero sia chi possa averlo fatto che il movente ! ”.
“In fondo è successo neanche 48 ore fa , Danny “ disse Tody “ Ma devo essere realista: non è che al momento abbiamo molto in mano!”.
“ Il classico pugno di mosche?” chiese Candy .
“Piu’ o meno!” rispose l’ufficiale.
“Non conosci nessuno “ chiese El a Danny “ che possa avere dei validi motivi per aver compiuto un atto simile?”.
“Ci ho pensato e ripensato , ma non mi viene in mente nessuno. Non rammento di litigi personali o minacce alla struttura! Mi corregga se sbaglio, Jeremy”.
“Confermo ciò che hai detto, Danny. Questo museo è stato il frutto di tanta fraternità : tanta gente comune che si è unita gratuitamente per far nascere la struttura. Gli investitori sono tutte persone locali : è gente conosciuta che mai e poi mai avrebbe compiuto questo attentato. Nessuno screzio con nessuno di loro , né con la ditta che ci sta facendo i lavori !”.
“Mi ha fatto un buon quadro “ disse El “ La ringrazio. Il fatto è che la situazione non è incoraggiante. Manca un movente e senza un movente non si va avanti!”.
“Mmmhhh! “ mugugnò la moglie “ Non è l’Ellery che conosco. Non dici sempre che chi si ferma è perduto?”.
“Sì , hai ragione. Mi sarò arrugginito con gli anni!”.
“Non credo che il signor Palmer la pensi così” esclamò la moglie.
“Hai detto bene “ disse Tody “ Sono passati solo pochissimi mesi dalla considerevole mano data al Cine Park. Non ci si può arrugginire in così poco tempo !”.
“Avete ragione “ rispose lo speaker “ Ma i fatti … accidenti ! I fatti non ci danno molte idee. Ma continueremo a batterci. Sì, sì, è una promessa!”.
“Lo spirito giusto” esclamò Candy “Finalmente!”.
“Notizie di Bradshaw e la sua pattuglia? “ chiese Ellery.
“Ora li sento ” disse Tody “ Bradshaw, a che punto siete? Rispondi, grazie !”.
“Buonasera capitano !Sono qui con Funaki. Stiamo setacciando tutti i bidoni della spazzatura e siamo a metà del lavoro. Al momento, niente da segnalare”.
“Ricevuto: avvertitemi al minimo ritrovamento!”.
“Vedo che vi siete già messi in azione !” disse Danny.
“E’ solo un tentativo “ rispose lo speaker “ Ma meglio non lasciare niente di intentato!”.
“Giustissimo” disse il surfista “Ora purtroppo vi devo salutare. Come sapete da qualche mail che siamo riusciti a scambiarci, mi sono sposato. Lei è Mandy, la mia ragazza di sempre. La raggiungo a casa … oggi è il nostro anniversario di quando ci siamo conosciuti ! Andiamo a mangiare in un bel ristorantino dove canta una persona che mi hanno detto sia molto brava!”.
“Non è per caso che si chiama Frank?” domandò Candy.
“Sì, sì , mi sembra proprio lui” rispose Danny.
“Salutacelo tanto “ disse Ellery “E’ un grande. Oltre ad aver lavorato al parco lo conosciamo anche per le sue serate nei locali della zona e non. E’ un vero professionista. Ti auguriamo una buona serata e saluta tantissimo Mandy!”.
“Grazie. Comunque ora dovrei essere in zona per una decina di giorni. Sono convinto che ci sarà occasione di vedersi”.
“ Ci farebbe tanto piacere !” esclamò Candy.
Danny si allontanò, mentre Ellery riassunse ciò che avevano visto e che era successo. “In effetti” disse “ non è che il panorama sia invitante. Potrebbe essere stato chiunque. Senza movente le cose si complicano e i ragionamenti diventano piu’ difficoltosi! Lavoreremo sul movente “ esclamò “ Ma sono convinto che sarà comunque una dura battaglia!”.
“Ne avete passate tante “ li incoraggiò Tody “ Supererete anche questa”.
“Ne sono convinta “ annuì Candy.
“Io direi che qui al momento non abbiamo molto altro da fare. Facciamo un po’ di foto e ce ne andiamo? Tieni , occupati dell’esterno!” e passò una macchinetta a Candy “Io mi occuperò dell’interno e vediamo se uscirà qualcosa!”.
Trascorsero i seguenti quindici minuti facendo un dettagliato reportage. Al termine : “Capitano“ disse Ellery “Noi andiamo a casa. Se avrà novità di rilievo, può chiamarmi senza problemi. Sono curioso di sapere se Bradshaw e la sua pattuglia riusciranno alla fine a trovare qualcosa!”.
“Lo spero vivamente” disse il capitano “ Tentar non nuoce ! Al momento vi ringrazio e … immagino non sarà una cosa veloce, quindi teniamoci costantemente in contatto e sono convinto che, come sempre, l’unione farà la forza!”.
“Esatto” disse El “ All for one !”.
Salutarono Jeremy e si riproposero di tornare il giorno dopo .
Tody avrebbe parlato con Ted Valley per cercare di agevolare Ellery con i suoi impegni radiofonici. Idem avrebbe fatto con i responsabili della ditta, dove lavorava durante il giorno. L’appuntamento piu’ immediato era quello di una bella cena! E così fu.
Mentre Candy preparava la cena, Ellery si sedette davanti al PC: aggiornò i suoi spazi web dedicati al Cine Park, al suo sito personale, al reality Per un pugno di giada …. e scrisse una mail a Raffy , la loro collaboratrice esterna, esperta di internet e nello scovare le notizie piu’ introvabili! Praticamente un moderno topo di biblioteca, attualizzato e piu’ scattante. Le spiegò in breve cosa era successo e le chiese di tenere d’occhio la faccenda, raccomandandole la massima riservatezza. Quando erano passate da poco le 22.30 , mentre Candy ed El si stavano sedendo sul divano, arrivò la telefonata di Tody : “ Pronto Ellery ! Volevo solo dirvi che abbiamo trovato qualcosa di interessante. Al primo giro non avevamo trovato niente, allora abbiamo controllato ancora per un mezzo isolato tutto intorno e abbiamo rinvenuto in un sacchetto un paio di guanti e un mefisto. Ora li porto in centrale e li affido alla scientifica. Passa domani che ti faccio vedere tutto. Comunque sia, il primo passo è stato fatto ed era giusto informarti! “.
“La ringrazio , capitano : secondo me sarà meglio tenere questa notizia ancora ufficiosa e non ufficiale. Insomma : meno persone lo sapranno e meglio sarà!”.
“ Sono d’accordo con te. A domani e salutami la famiglia!”.
Avvertirono subito Raffy e mandarono un sms a Mario che rispose subito, compiaciuto dell’ottimo risultato. Questo ritrovamento significava potenzialmente tutto e niente: potevano essere semplicemente guanti buttati da chiunque … certo che l’accoppiata con il mefisto era piu’ che significativa ! Dormirono molto serenamente, anche se la sveglia mattutina era sicuramente uno dei momenti piu’ odiati da Ellery. Non c’era caffè che tenesse: alzarsi era sempre un’impresa titanica! Una volta rasatosi, dopo una bella lavata, era pronto. La giornata era bella … il sole di giugno di Marine Beach non tradiva mai: caldo ma non troppo, era una vera delizia per il corpo.
Ellery andò come il solito al proprio lavoro e scoprì che Tody aveva già parlato con i suoi superiori e che aveva avuto un buon range di azione per permettergli un inserimento a 360° nelle indagini.
Bastava che si fosse gestito il lavoro, come sempre, e non ci sarebbero stati problemi. “ Non preoccuparti , Ellery “ disse il suo diretto superiore “ Non intaccheremo le ferie. Qualcuno si è offerto di pagare le ore che perderai !”.
“ Fantastico! E’ un’ottima cosa. Vedrò di non approfittarne! Ma a chi devo il piacere? “. “Ciao Ellery “ disse una voce conosciuta.
“ Signor Palmer ! “ esclamò lo speaker .
“ E’ un mio interesse che tu possa dare una mano al museo. Il direttore è un mio caro amico e ho personalmente contribuito a finanziare una parte della costruzione. Io amo molto le zone dove sono nato e cresciuto ed è quindi per me un piacere poter contribuire a far crescere il territorio e dintorni.”.
“Non sapevo di questo suo finanziamento ! “.
“Non amo molto pubblicizzare queste cose, ma quando ne ho le possibilità, tengo comunque a farle.”.
“ Va bene : ce la metterò tutta per cercare di trovare il bandolo della matassa. Al momento non abbiamo molto in mano, ma … ci conosce : ci impegneremo al massimo, come sempre !”.
“ Bene! Consideralo un favore personale “.
“Vada tranquillo : per me non sarà un dovere, ma un piacere. La ringrazio intanto per l’opportunità. Solo pochissimi mesi fa le nostre strade si erano incrociate e ora accade nuovamente. La cosa mi fa piacere: esiste stima reciproca tra noi. In mattinata devo passare da Tody, nella speranza che si possa già partire con il piede giusto!”.
“ Ti chiedo solo una cosa : tienimi costantemente informato sugli sviluppi , anche minimi. Ho già parlato col capitano : puoi dirmi tutto e lo stesso farò ovviamente io con voi in caso di nuovi particolari !”.
“ Va bene, aggiudicato!”.
“Ora devo andare : tra poco apre il Cine Park e come ben sai tengo ad esserci sempre ad ogni apertura per verificare che tutto vada sempre nel verso giusto. Vi aspetto nel weekend, così faremo due chiacchiere!
“Volentieri: sa che ci sentiamo come a casa nostra!”.
“ E questo è lo spirito giusto , “ esclamò Palmer “Quello che la nostra struttura vuole trasmettere: famigliarità. Bene, ora vado !” e poi , rivolto al superiore di Ellery : “ Signor Bean, per qualsiasi problema mi contatti e non si preoccupi : rimaniamo d’accordo nei termini che abbiamo discusso !”.
“ Vada tranquillo : le do la mia parola. Buona giornata.”.
Al Palmer uscì ed Ellery si mise all’opera per non rimanere indietro con il lavoro: carte, cartine, cartacce … un’archiviazione scrupolosa garantiva ordine e facilità di consultazione. Perdere magari un po’ di tempo subito, prometteva un guadagno futuro in fase di ricerca, estrazione dati etc. etc.
Verso le 11 uscì, ringraziò Bean della disponibilità e si diresse alla locale stazione di polizia.
“Buongiorno Ellery “ esclamò Tody vedendolo.
“Buongiorno a lei. Eccomi qua, come promesso !”.
“Dunque, come ti ho detto al telefono , abbiamo ritrovato guanti e mefisto. Il nostro laboratorio li sta analizzando. Al momento risultano tracce evidenti di idrocarburi o una miscela degli stessi”.
“Non sanno ancora essere piu’ precisi?”.
“Al momento no: è solo da poco tempo che abbiamo consegnato il materiale, ma penso che non ne passerà molto prima di avere i risultati definitivi!”.
“Posso azzardare una sostanza?” domandò Ellery.
“Di’ pure”.
“Paraffina. Siamo in California , la patria del surf , e la paraffina è una sostanza molto usata in questo sport!”.
“ In che modo ?” chiese l’ufficiale.
“ La tavola viene cosparsa di paraffina, il cui scopo è quello di non fare scivolare il surfista. Mi spiego meglio , l’acqua sulla superficie della tavola, la renderebbe molto scivolosa. La paraffina aiuta a creare un buon grip all’atleta, in una perfetta simbiosi con il suo mezzo !”.
“Potrebbe essere : la tua analisi mi sembra ragionata”.
“Ciò porterebbe a un restringimento dell’enorme cerchio nel quale stiamo nuotando, riducendolo a un cerchio comunque grande ma non enorme !”.
“Io penso che nel pomeriggio avremo i dati definitivi” concluse Tody.
“ Altre cose da segnalare?”.
“Sì, il guanto destro , all’interno , in corrispondenza dell’anulare, risulta essere leggermente piu’ sfilacciato!”.
“Un anello?”.
“Può essere” esclamò Tody “ Diciamo che quando si arriverà a fermare una persona, la prima cosa che faremo sarà quella di controllare se ha un anello in grado di procurare simili abrasioni!”.
“ Certo. Ogni tassello che inizialmente può risultare senza senso, alla fine può trovare una collocazione adeguata!” disse El.
“ Ne sono convinto anch’ io ! Adesso mettiamo tutto in un ipotetico magazzino e attendiamo gli eventi”.
“Aspettiamo gli esami definitivi. Ora la saluto Capitano. Ci aggiorniamo sicuramente nel pomeriggio ! ”.
“Va bene : se non sono qua mi troverai al cellulare. A proposito, ho saputo che il signor Palmer ti ha dato pieno sostegno. Ha parlato anche con me e sono d’accordo con lui. So già che ha parlato pure con Ted Valley , quindi …”. “Come ai vecchi tempi!” disse Ellery.
“Vecchi , ma non troppo! Ah ah ah … considerato che la nostra ultima collaborazione risale a poco tempo fa !”.
“Giustissimo : direi che siamo una banda senza tempo allora ! Ciao Ellery , buona giornata” disse il capitano.
“Anche a lei “ rispose lo speaker uscendo dalla porta.
Approfittò di una mezz’ora di tempo per andare a salutare J.Luke del Surfers e bere un aperitivo. Lui fu molto contenta di vederlo. Le loro puntate al suo locale erano rimaste storiche : la saletta privata che avevano a loro disposizione era per la banda come un piccolo quartiere generale dove ritrovarsi ed analizzare.
Chiacchierarono per una quindicina di minuti prima di salutarsi , con la promessa di rivedersi al piu’ presto .
“ Sicuramente prima di quanto creda ” pensò tra se’ e se’ lo speaker, immaginando in cuor suo la necessità di utilizzare la famosa saletta per un briefing.
Candy , in mattinata , aveva incontrato Becky e Jennifer. La prima era a Puka Beach da qualche giorno : stava riassettando la sua casetta estiva in vista della stagione alle porte. Il terzetto era andato a visitare il mercatino della cittadina , pieno di bancarelle dove si potevano trovare tante cose interessanti dalla A alla Z. Era un luogo colorato e allegro ed era sempre interessante parteciparvi. Chiacchierarono amabilmente del piu’ e del meno. In fondo quando la compagnia era buona , il tempo passava senza accorgersene!
“Mamma mia ! “ esclamò Candy .
“I minuti sono veramente volati “ aggiunse Jennifer.
“ Si si, devo scappare anch’ io “ disse Becky “ Ci sentiamo presto e grazie a tutte voi della compagnia. A proposito , di’ a Ellery che ho trovato due scatole di Small, il suo aperitivo preferito. Alla prossima occasione ve lo porto, perché l’ho scordato a casa!”.
“Non preoccuparti. Sarà comunque contentissimo: lui , che è così attaccato agli anni 80, ama alla follia questa piccola bottiglietta da bere rigorosamente fredda fredda !” spiegò Candy .
I membri del gruppetto si allontanarono dal bar per fare ritorno alle rispettive dimore e occupazioni .
Candy era diretta al ristorante italiano dove lavorava e Ellery decise di andare a mangiare un boccone da lei. In un piccolo momento di pausa la moglie gli disse : “Non siamo messi poi messi male. “Avere qualche indizio è sempre cosa utile e positiva, anche se la strada da percorrere è sicuramente ancora lunga . “ disse lui . Proseguì Candy “ Non sapevo che il signor Palmer fosse uno dei finanziatori del museo !”.
“Neanch’ io “ rispose il marito “ Mi diceva il signor Egg che esiste solo una piccola traccia della sua presenza, in una piccola targa che si trova nel salone principale. Al non voleva metterla in un punto tanto visibile : lui fa queste cose disinteressatamente, ma Jeremy si è simpaticamente impuntato e alla fine ,come spesso succede, hanno trovato un compromesso!” spiegò Ellery, mentre si sorseggiava uno Small Iced. Un breve riposo dopo pranzo ed El fu pronto a rimettersi in movimento. Doveva passare in radio a sistemare qualche carta : non era infatti solo uno speaker ma anche un socio di minoranza e ci teneva comunque che tutto fosse in ordine. Uscito dalla sede della radio , si diresse al commissariato, a vedere se per caso i risultati delle analisi fossero pronti. Era veramente pervaso da una grande curiosità circa la sostanza ritrovata nei guanti e, nonostante il proverbio curiosity kill the cat fosse molto comune, a lui non importava.
“Ciao Ellery ! ” esclamò Tody vedendolo entrare “ Sei un sensitivo? Mi hanno appena portato i risultati ! Devo ancora aprire l’incartamento. Vieni , così lo vediamo insieme!”.
“Arrivo ! “ rispose, curioso, lo speaker , affiancandosi all’ufficiale. Il rapporto era estremamente dettagliato, ma una parola era inequivocabile ed era pure scritta in grassetto : paraffina.
“Bingo ! ” esclamò lo speaker.
“Ma come hai fatto? “ chiese il capitano.
“Solo una felice intuizione. Ci siamo occupati tanti anni fa di un caso che aveva a che fare col surf, siamo in California ed è successo un attentato al locale museo dedicato a questo sport . Ho dedotto che potrebbe anche esserci una certa attinenza e la paraffina è una sostanza che ci incastra molto con il surf, per l’appunto !”.
“ Ah ah: grande Ellery ! Hai qualche consiglio?”
“Si potrebbe dire al signor Jeremy se il locale è dotato di un dispositivo di video sorveglianza e di conservare il maggior numero possibile di registrazioni. Magari se ne avessero una anche dell’inaugurazione non sarebbe male. Gli chieda anche se esistono foto”.
“Mi sembrano ottime idea . Lo chiamo subito” e compose il numero. Contemporaneamente El mandò un sms a Mario e a seguire telefonò a Candy, informando entrambi dei risultati.
“Bene , Ellery “ disse Tody “ Siamo fortunati : Jeremy ha parecchio materiale. Gli ho detto di tenere tutto. Per le foto … ha qualcosa , ma il grosso è rimasto dal fotografo che si era occupato di scattarle all’apertura. Dunque , mi ha detto che si chiama … fammi pensare! Ah , ecco : Luke Crown. Lo chiamo e lo avverto , rimanendo molto sul vago!”.
“Conosco il suo negozio : è piccolo ma fornitissimo e rimane appena all’interno della passeggiata principale. Vado a prendere Candy e ci facciamo un salto . Avverte lei Palmer degli ultimi sviluppi?.”.
“Non preoccuparti: ci penso io !” confermò Tody.
Dopo quindici minuti , furono davanti al Photo Point, così si chiamava il negozio.
“In cosa posso servirvi?” chiese il proprietario.
“ Buon pomeriggio , Luke. Mi chiamo Ellery e mi manda il capitano Tody!”.
“Ah sì, certo. Mi ha telefonato poco fa. Eravate interessati al servizio dell’inaugurazione del Surf’s up, giusto? ”.
“Giustissimo “confermò’ lo speaker.
“Lei deve essere quel Ellery di Puka Shell Radio , vero?”.
“Sì, esattamente. E questa ragazza è mia moglie Candy.”
“Molto piacere “ disse stringendole la mano” Aspettate un attimo : vado a prendervi il materiale”.
Tornò dopo un paio di minuti. “ Ecco a voi. Firmatemi solo una ricevuta che dice che adesso avete voi momentaneamente in custodia il materiale. Tenetelo quanto volete, non c’è problema ! ”.
“Grazie mille , Luke : molto gentile” disse Candy.
“ Di niente, ci mancherebbe. Posso chiedervi un’ informazione , visto che , essendo del settore , conoscerete bene i locali?”.
“Prego, senza problemi” disse Ellery.
“Volevo sapere circa un posticino tranquillo dove poter portare la mia ragazza per una serata piacevole !”.
“Dunque… “ disse lo speaker “ Se volete solo mangiare , vi consiglio il Two Lakes o il Green Pine appena fuori verso le colline . Entrambi forniscono un ottimo servizio e li conosco bene tutti e due : dite che vi mando io. Se invece volete un ottimo sottofondo musicale vi consiglio di andare a sentire Frank. Stasera dovrebbe essere …” e scorse i messaggi sul cellulare che il cantante gli mandava per informarlo dei luoghi delle sue performance ”…al Surfers qua in centro ! È un buon locale : si mangia bene e non si spende tantissimo.! “. “Grazie mille, ci penserò”.
“ E “ aggiunse Candy “ Se dovesse andarci porti i nostri saluti a Frank, che è un caro amico . Se vede vicino a lui una ragazza mora… è Francy , sua partner di scena e della vita”.
“Non mancherò. Ecco: vi metto tutto in questa borsa e spero di esservi stato utile!”.
“Utilissimo “ confermò Ellery “ Grazie ancora e buona giornata.”.
I coniugi Sinclair uscirono e si avvicinarono alla macchina. El accompagnò Candy a casa e poi si diresse alla Radio. In serata avrebbe fatto un salto da loro Mario che nel frattempo era riuscito ad arrivare in paese con Rosa : avrebbero discusso e fatto il punto della situazione. Uscito dalla radio fece visita ad Al Palmer. Lo trovò nel suo ufficio.
“Ciao Ellery” non era la sua voce, ma quella della moglie.
“Ciao Leena ! “ disse Ellery “ Che piacere rivederla ! Era un po’ che non ci incontravamo!”.
“ Almeno un paio di mesi. Al mi ha detto che ti stai interessando al caso del museo . Ma che sfortuna : aperto da così poco e già bersaglio di attentati !”.
“ Ha ragione , signora: veramente una grande sfortuna. Ma non dispero di venirne a capo quanto prima! “la rassicurò lo speaker.
“Tody mi ha chiamato e mi ha detto dei primi timidi passi che state facendo. Come inizio direi che è incoraggiante ! ” esclamò il boss.
“Decisamente incoraggiante” approvò El “ Ma la strada da fare è ancora nettamente lunga. Dobbiamo armarci di pazienza e … aspettare!”.
“Sono convinta che farete un buon lavoro “ disse Leena.
“Grazie della stima : fa sempre piacere. Ora però devo tornare a casa : stasera viene Mario per discutere il tutto !”.
“ Va bene ! Ti ringrazio della visita e … ci vediamo nel weekend al parco!” disse Al.
“ Ci conti ! “ e si allontanò.
Per l’ennesima volta nella sua vita Ellery si ritrovava a doversi confrontare con il surf, sport che godeva di un seguito eccezionale in California ma che lui non aveva comunque mai praticato attivamente. Il mistero delle onde, di cavalcarle, si intrecciava con questo attentato che apparentemente non aveva ne’ capo ne’ coda. Un caso informe.
Erano le 20.30 quando Mario fece la sua comparsa in casa Sinclair.
“Ciao Mario, ciao Rosa “ disse Candy “ Accomodatevi! Grande … che siate riusciti a venire. ”. “Quando il mio compagno ha cominciato a sentire il profumo di un nuovo caso … non ci ha pensato due volte ! “ esclamò Rosa.
“Ci sono novità ?” chiese Mario , mentre si accomodò sul divano.
“Nessuna di significativa , a parte quella che già sai dei guanti” disse lo speaker.
“Dove lavori si parla di questo fatto? “ chiese Candy .
“No : sembra che la palizzata immaginaria eretta intorno stia funzionando … e bene ! Ho tenuto le orecchie bene aperte e potrei dire con assoluta certezza che voci in giro non ne ho sentite!” disse il marito.
“Bene “ rimarcò il cugino “ Adesso ti spiego meglio quello che ti ho anticipato via sms” e per una decina di minuti sciorinò la breve cronistoria.
“Le foto di Luke dove sono? “ chiese Mario.
“La’, in un angolo della sala “ disse El “ Ci ho dato solo una veloce occhiata senza rilevare cose particolari !”. “Prendile pure “ aggiunse Candy.
Mario si alzò e prese il pacco . Sfogliò e passò velocemente album e foto sfuse, ma non ne uscì niente di interessante. Era realmente come cercare un ago in un pagliaio. Non avendo la benché minima idea di chi o cosa cercare , era come brancolare nel buio piu’ assoluto e cupo.
Dedussero tutti che era inutile continuare alla cieca, quindi si salutarono e promisero di aggiornarsi l’indomani.
El scrisse una mail a Mr.Moonlight vecchio compagno di tante loro avventure, che ora abitava in un’altra città e quindi non partecipava piu’ attivamente a questi casi.
Dormirono un sonno profondo: fortunatamente la notte risultò essere leggermente fresca e il sonno ne beneficiò alla grande. Erano le 7.30 quando lo speaker fu svegliato da una telefonata : era Palmer.
“ Ciao Ellery e scusa se ti chiamo a quest’ora, ma ti volevo dire che durante la notte abbiamo subito un attentato!”.
“ Anche voi ?! Non è possibile ! Spero non sia niente di grave!”.
“Tutto sommato il danno è stato circoscritto ad un piccolo punto ristoro che abbiamo nella parte sud. “.
“Mi faccia indovinare : è stato incendiato?”.
“Come fai a saperlo? “ chiese sorpreso Palmer.
“Ho tirato ad indovinare . Volendo trovare un trade union col museo , ho ipotizzato la stessa modalità!”.
“Pensi che le due cose siano collegate ?”.
“Io penso di sì. Ma non avevate un guardiano notturno?”.
“Sì, certo. Ma non sembra che ci sia stata nessuna effrazione”.
“Una bottiglia incendiaria lanciata dall’esterno, allora?” ipotizzò Ellery .
“Non ne so molto. C’è qui Tody al parco. Vuoi venire? Ho già chiamato il tuo capo , non preoccuparti”.
“Va bene : mi vesto e arrivo!” e riattaccò.
Dopo aver fatto una veloce colazione El e Candy proseguirono verso il Cine Park. Arrivarono, parcheggiarono e si diressero verso la zona sud. Era ancora chiuso : avevano una buona ora e mezza tra loro e l’apertura.
Al era vicino al chiosco : “ Ciao Ellery, grazie per essere venuto!”.
“Ma ci mancherebbe !” disse lo speaker “ E’ il minimo!”.
“Cos’ è successo ? “ chiese Candy.
“Qualcuno ha cercato di incendiare questo punto ristoro “ disse Tody “ Non mi risulta siano stati forzati cancelli o portoni. Sembra che il tutto sia stato ideato ed eseguito dall’esterno. Secondo me chi ha organizzato materialmente l’attentato è salito su di una scala e si è affacciato verso l’interno . Da qui ha lanciato un oggetto incendiario all’indirizzo del chiosco dove, si è poi scatenato un incendio. A questo punto è intervenuta la guardia che dapprima ha tamponato il grosso con un estintore e poi ha chiamato i pompieri , che in breve hanno domato il tutto.”.
“Cosa avete trovato intorno al chiosco?” chiese Candy.
“Frammenti di vetro” rispose il capitano.
“Il che fa pensare ad una bottiglia incendiaria , proprio come al museo!” esclamò El.
“Esattamente “ confermò l’ufficiale.
“A quanto ammontano i danni ? “ domandò Candy.
“A circa 3000 dollari” disse Palmer “ Fortunatamente , il pronto intervento della guardia ha evitato danni peggiori. Darò indicazioni affinché quest’ala del parco apra un’ora dopo, così facciamo in tempo a sistemare la zona. Poi con calma passeremo alla ricostruzione del baretto . Ho già avvertito il nostro manutentore Joe di cominciare a guardarsi intorno e stimare il materiale necessario per la ricostruzione !”.
“Tutto sommato è andata bene” disse Ellery “ Ma la domanda che mi faccio è … perché?”.
“Me lo sono chiesto anch’ io” disse Palmer “ Ma non ho trovato risposta . Mi conosci : non ho scheletri nell’armadio. Forse è stato un balordo!”.
“Non credo “ smentì Tody.
“E neanch’ io ! “ esclamò El “ Troppe coincidenze ! Sono sempre piu’ portato a pensare che l’attentato al museo e quello al Cine Park siano opera della stessa mano. Resta da scoprire , in entrambi i casi , il movente!”.
“Apparentemente non se ne trova uno!” disse Candy.
“E’ molto strano “ riprese lo speaker “ Due attentati. Entrambi non provocano tantissimi danni, creano piu’ che altro scompiglio, disordini e ritardi. Non so se nelle intenzioni di chi ha agito ci fosse stata la volontà di fare danni peggiori e non gli è riuscito per incapacità, oppure se ci fosse stata solo voglia di creare scompiglio e basta. Mi viene da pensare che dietro a tutto questo non ci sia una mano esperta!”.
“Lo penso anch’ io “ riprese il capitano “ La possibilità di fare piu’ danni c’era …. ed anche in maniera massiccia! Secondo me non ne sono stati fatti di maggiori solo per incapacità. Un professionista avrebbe agito in altre modalità e con altri mezzi !”.
“Caro Ellery “ disse Palmer “ Adesso hai due casi da seguire in compagnia di Tody !”.
“Bene. Mi terranno la mente impegnata “ rispose ridendo l’interpellato .
“Gironzolate un po’ in giro” propose Palmer “ Dentro, fuori … insomma , vedete se riuscite a trovare qualche indizio.! Ho fatto chiudere la strada di accesso che porta al punto dove presumibilmente l’attentatore è arrivato e ha agito!” concluse.
“Ottimo ! Io inizierei proprio da lì.” Esclamò Ellery “ Capitano , ha trovato qualcosa? ”.
“Dunque , la strada non arriva proprio a ridosso della recinzione . Bisogna fare una decina di metri a piedi. Abbiamo trovato delle tracce di pneumatici , ma , pur non essendo estremamente frequentata , è comunque una strada di passaggio ed è difficile isolare le varie tracce. Andiamo ugualmente a dare un’occhiata : venite!”.
Attraverso una scorciatoia , arrivarono al punto interessato. Ellery si scartò una Fisherman’s friend e cominciò a guardarsi intorno.
La strada non era larga : ci passavano al massimo due macchine. Sul lato destro c’era un marciapiede che , ad un certo punto , sfociava in un piccolo parcheggio. Da lì si poteva arrivare vicino alla recinzione esterna del parco. Nel parcheggio c’erano tracce di pneumatici e di impronte.
“Capitano “ disse Ellery “ Vede qua? Ci sono impronte piu’ leggere che diventano poi piu’ marcate!”.
“E’ vero . Chissà come mai!”.
“Può essere che il tipo o la tipa sia sceso, sia andato nel bagagliaio della macchina, abbia preso una scala e con questa si sia diretto verso quel praticello!” ipotizzò’ El.
“ Mi sembra plausibile “ disse Tody “ Andiamo verso la recinzione!”.
Arrivarono in zona: erano proprio a ridosso del muro, quando Ellery inciampò su di un sasso, sollevandolo dalla terra.
”Ti sei fatto male ? “ chiese Candy.
“Non è niente. Però guardate cosa c’era sotto il sasso ! Un bel buchetto ! E poco piu’ in là “ e sollevò una pietra “ ce n’è un altro. Dalla distanza direi che questo potrebbe essere il punto dove sono affondati i piedini della scala!”.
“Però ! ” esclamò Tody “ Non c’è male. Inciampa piu’ spesso , se ogni volta arrivano indizi “ aggiunse ridendo.
“Va bene , ce la metterò tutta!” sogghignò Ellery “ Deve essere andata così :l’attentatore o attentatrice è arrivato in quel piccolo parcheggio ed ha estratto la scala. E’ passato attraverso questo angolo verde, ha appoggiato la scala ed è salito sino al bordo. Qui ha mirato ad un bersaglio ed ha lanciato la bottiglia. E’ sceso , ha riposto la scala ed è ripartito. A questo punto , a vedere la profondità dei buchi lasciati , io direi che la scala sembra massiccia e , a meno che fossero due donne, penso che solo un uomo avrebbe potuto portarla per una ventina di metri!”.
“Penso anch’ io che sia andata così ” disse Tody.
“Bene” esclamò Palmer “ Vedo che facciamo progressi anche in questa direzione. E siamo solo ad inizio giornata : promette bene ! Stasera, El, ti aspetto con la banda al Cine Caffè’. Capitano, venga anche lei con la sua signora!”.
“La ringrazio Palmer , ma questa sera sono di turno. Sarà per un’altra volta!”.
“ Ci conto “ rispose il boss.
“Io direi che qui non abbiamo piu’ molto da fare “ disse El” Noi andiamo … e, ovviamente, terremo gli occhi bene aperti in ogni direzione, come i camaleonti!”
“Va bene “ disse Tody “ Teniamoci in contatto”.
Ellery accompagnò Candy da Becky e Jennifer per una mattinata all’insegna dello svago e del divertimento : oggi la ragazza aveva il giorno libero al ristorante . Avevano in programma di passare un paio d’ore al mare , visto che la giornata riservava un bel sole. Poi … in compagnia era sempre tutto piu’ bello ! Lo speaker si diresse al lavoro. Nonostante le varie dispense ricevute , era sempre e comunque dell’opinione che era meglio non lasciare montagne di arretrato, un po’ per rispetto verso l’azienda e un po’ per non trovarsi eccessivamente ingolfato al suo rientro.
Mentre la famiglia era riunita a tavola per il pranzo, Mario telefonò per confermare la sua presenza al Cine Caffè’. Il pomeriggio non riservò particolari clamori: El fece un salto al museo per eseguire delle perlustrazioni, ma non ne uscì niente di rilevante. Non sempre una nuova ricognizione era sinonimo di successo , ma faceva parte del gioco. La vittoria , ammesso e concesso che si verificasse, era composta da un grafico ascendente, ma in una maniera sicuramente irregolare. La band ci era abituata e quindi non faceva caso a questo colpo a vuoto.
Il locale al quale erano invitati per la sera, cominciava a riempirsi ben bene quella stagione. La sua bellezza e particolarità era che , all’interno , sembrava di essere in un museo della musica , con appesi alle pareti tanti gadgets delle piu’ grandi star della canzone di tutti i tempi. Un locale sicuramente unico nel suo genere.
Alle 20 , la famiglia Sinclair e Mario con Rosa erano davanti al locale e dopo un paio di minuti arrivò Al in compagnia della moglie Leena. Raggiunsero il tavolo che , per precauzione, avevano prenotato, si sedettero e cominciarono a fare il punto.
“Allora , Ellery “ esclamò la signora Palmer “ Come state procedendo con le indagini?”.
“Presi tra due fuochi” rispose El “ Stiamo procedendo dividendoci tra museo e Cine Park. Mi spiace circa quello che vi è successo, ma io sono convinto che ne arriveremo a capo . Non so quando, ma ci arriveremo!”
“Rimane sempre il movente in entrambi i casi !” disse Palmer “ Se pensate che ci sia un’attinenza tra i due avvenimenti, lavorate sui punti comuni, sugli avvenimenti certi, sulle coincidenze , sulle sfumature… “.
“Secondo me , le due cose si intrecciano ed anche secondo il capitano ci sono dei punti in comune, anche se tutto ciò non ci porta comunque al movente. Siamo in attesa di visionare il materiale video che Jeremy sta cercando di raccogliere e catalogare in base a giorno e ora. Sarà utile anche quello. Tante volte il genere umano è talmente contorto che si fa fatica a comprendere certi comportamenti” e si mangiò una tartina .
Nel frattempo avevano servito l’aperitivo e , tra una sorseggiata, una chiacchiera e una pizzetta , erano trascorsi una ventina di minuti. Il tempo si stava un po’ annuvolando e si poteva percepire anche un vento decisamente carico dalle finestre del locale .
Poco dopo arrivò Frank, che salutò con calore tutta la tavolata, dirigendosi poi in postazione per iniziare a cantare qualche canzone. Al gli aveva chiesto se, prima di andare in un altro locale, poteva fermarsi un po’ da loro e il cantante aveva accettato con piacere l’invito . Tra antipasti, snacks, fritti di natura varia, hot dog e tante altre cose in perfetto stile American Food, la serata scivolò via senza intoppi. Non emerse molto altro d’interessante rispetto a quello che già si sapeva e verso le 22.30 il gruppo si separò. Ringraziarono Al della cena offerta e tornarono verso le proprie dimore, mentre qualche goccia bagnava l’asfalto: niente di esagerato, solo la classica pioggia estiva data da un accumulo di umidità. Non era destinata a durare e così, infatti, fece: il tempo che arrivarono a casa ed era già smessa. Il risveglio fu all’insegna del bel tempo.
“L’ideale per una gitarella al mare ! “ esclamò Candy “ Quasi quasi chiamo Jennifer e Becky ! Una gitarella prima del lavoro … una cosa veloce. ”.
“ Fai bene “ disse El “ Approfitta di queste belle giornate e divertiti. Io sistemo qualche carta e poi faccio un salto al museo.”.
“Va bene “ disse Candy “ Tienimi informata sugli sviluppi”.
“ Certamente” e uscì .
In ufficio trovò una situazione abbastanza accettabile, per cui riuscì a cavarsela in un paio d’ore.
Uscito da lì, passò da Tody per essere ragguagliato sugli sviluppi eventuali, ma purtroppo non ce n’erano stati: niente circa il museo e niente circa il Cine Park. La linea era irrimediabilmente piatta. Proseguì sino al museo, dove aveva appuntamento con Jeremy. Ellery voleva fare un’altra ricognizione esterna: cominciò a passeggiare alla ricerca di un indizio, seppure labile. Salì le scale e le scese, perimetrò il cortile e ispezionò il tetto. Poi rientrò e cominciò a osservare ogni angolo dei vari saloni, facendo foto e video come era sua consuetudine . Scambiò qualche parola con Danny Moore, ma non ci furono sviluppi particolari .
Si diresse quindi al Cine Park . Era orario di apertura, e avendo l’abbonamento, entrò dal portale principale, senza avvertire nessuno. Incontrò Nastia e Natasha, due ballerine che si stavano dirigendo ai camerini per prepararsi ad uno spettacolo. Piu’ avanti salutò Ely, la figlia di Becky: anche lei lavorava al parco, ottenendo sempre ampi consensi.
Proseguì poi verso la parte sud.
Il chiosco era sempre circondato da ampi teloni : non era ancora funzionante , ma stavano lavorando alacremente per rimetterlo in sesto quanto prima.
“ Ciao Ellery ! “ esclamò Al “ Cosa ci fai qua? “.
“Salve , signor Palmer . Mi avanzavano una quarantina di minuti e ho pensato di fare una piccola ricognizione”.
“Hai fatto bene. Io devo tornare in ufficio : se hai bisogno, sai dove trovarmi. Buon lavoro!” e se ne andò.
A Palmer faceva piacere vedere gironzolare Ellery per il parco, perché sapeva che le sue visite non erano mai inutili o fatte tanto per fare. La vicenda era come un telaio sopra il quale lo speaker cominciava a tessere la sua tela. All’inizio non si capiva bene cosa dovesse uscire fuori, ma , mano a mano che il tempo passava, si cominciava ad intravedere un qualcosa sempre piu’ definito. Nel breve lasso di tempo incontrò un po’ di amici che El aveva sempre piacere di rivedere, ma non emersero particolari novità. Sicuramente l’attentato non era opera di professionisti : questa era l’opinione che si era ben radicata nella mente dello speaker.
“Volendo , avrebbe potuto fare danni ben piu’ grossi “ disse tra se’ e se’ “ma forse rimanendo fuori dal parco non era possibile fare di peggio. Il che mi fa pensare che neanche aveva o avevano i mezzi necessari per penetrare all’interno del Cine Park!”.
Si scartò una caramella e cominciò a risalire verso nord. Incrociò Luis, uno stunt colombiano, e si fermò a parlare con lui un paio di minuti. Poco dopo incontrò il biondissimo Anthony, un ex compagno di scuola di Jade, che spesso andava al parco con loro. Scambiarono qualche parola ed El proseguì. Era quasi arrivato al portone quando si sentì chiamare: “Ellery ! “.
La voce era quella , inconfondibile , di Ben , il partner di Jennifer, che si stava dirigendo in mensa.
“Ciao carissimo, come stai? “ chiese lo speaker.
“Bene. So che Jennifer si sta vedendo con Candy e Becky. Speriamo di poterci vedere presto tutti insieme!”.
“ Lo spero anche io!”.
“Ho saputo che stai indagando per il chiosco e il museo ”disse Ben.
“Indagare è un parolone ! ” e rise “ E’ la polizia che se ne sta occupando ufficialmente. Io … curioso qua e là con tutta la banda. Diciamo che sono la solita scheggia impazzita, un jolly!”.
“ Mi ricordo le indagini con le banche , solo poche settimane fa e … adesso sei di nuovo al lavoro per scoprire cosa sia successo e , anche questa volta , sempre marginalmente , il parco è coinvolto !”.
“Già. Tu hai qualche idea? “chiese lo speaker .
“Nessuna. Palmer è una brava persona e non ha nemici. E poi non ci sono stati episodi di insofferenza da o verso qualcuno . Non saprei, ma terrò gli occhi e le orecchie bene aperti. Al momento non ho sentito niente di interessante!”.
“Sì , sì : tu cerca di scoprire se esistono ragioni particolari riguardo all’attentato o nessi col museo. Qualsiasi punto che unisce le due cose sarà utilissimo!”.
“Va bene. Ora vado a mangiare, se no chiude la mensa e rimango a digiuno !”.
“Buon appetito ! A presto “ e uscì dal parco.
Proprio in quel momento , Candy, Becky e Jennifer stavano lasciando la spiaggia. La mattinata era stata piacevole , sia come tempo che come cose fatte. Oltre ad aver preso una leggera tintarella , avevano fatto due passi lungo il boulevard, trovando tanti oggetti piu’ o meno interessanti tra le bancarelle. Infine, avevano preso un buon caffè al bar e la mattinata era stata perfetta. Candy adesso doveva andare al proprio lavoro. Erano parecchi anni che lavorava da Mario, un ristorante di cucina italiana che si trovava nella parte nord del nucleo centrale del paese. Nel pomeriggio El riuscì a concludere un paio di contratti e poi passò da J.Luke del Surfers per chiedere se nei giorni seguenti sarebbe stato possibile avere la mitica saletta per una sera. Ottenuta una risposta positiva allertò Mario, che, a parte un impegno la sera stessa, era libero per quella seguente.
“Decideremo in base agli eventi “ disse Ellery.
Appena chiusa la comunicazione con il cugino , squillò il suo cellulare : era Tody . “Ciao. Ti chiamo per segnalarti un altro attentato . E’ successo alle prime ore di questa mattina, intorno alle 6. Una baracca è stata bruciata in spiaggia. Ma il bello deve ancora venire: indovina di chi è la costruzione?”.
“ Mi lasci indovinare: Danny Moore!”.
“Esatto. Puoi raggiungerci in spiaggia?”.
“Certo. Passo a prendere Candy e arrivo!”.
Richiamò subito Mario e gli spiegò la nuova situazione: “ Ok, mi prendo un paio di ore e arrivo!” rispose il cugino.
Alle 15.30 erano tutti davanti a ciò che rimaneva di una parte della baracca, ossia un gruppo di legno mezzo bruciacchiato; l’altra metà era integra.
C’era anche Danny : “Ciao Ellery . Dopo tanti anni ci ritroviamo allo stesso punto. Solo che questa volta è andato un po’ peggio come incendio!”.
“Mi dispiace molto, Danny “ disse Candy.
“Non preoccupatevi: l’ avevo già svuotata da tempo e dentro non c’era niente di valore. I miei trofei e le mie attrezzature sono un po’ al museo , un po’ nel garage di casa e un po’ in salotto!”.
“Il mistero si infittisce … e alla grande” disse Ellery.
“Per quello che riguarda la modalità… “ disse Tody “ non direi. La solita bottiglia incendiaria!”.
“Allora direi che la mano potrebbe essere la stessa e quindi i tre attentati si intrecciano” disse Mario.
“Sì, la cosa si fa piu’ tangibile “ disse Tody “ I punti in comune ci sono!”.
“Manca sempre il movente però” disse Ellery
“Lavoreremo su questo “ disse Mario.
“A proposito “ riprese lo speaker “ ieri eravamo con Palmer al Cine Park e abbiamo parlato della situazione, ma non era uscito niente di interessante. Al ha cercato di scavare in profondità nei ricordi per controllare se poteva rammentare un nemico o qualche screzio, ma non è approdato a niente. Frank è con lui da tanti anni, ma anche lui mi ha sempre parlato del Boss come una persona trasparente e leale che non ha mai avuto problemi con la legge e lestofanti. “.
“Non so che pensare “ esclamò Tody “ Ho parlato con Palmer questa mattina e mi ha accennato della vostra conversazione. E’ fiducioso ed è convinto che farete del vostro meglio!”.
“Sicuramente daremo il massimo : dovremo dividerci in tre e orientarci verso il museo , il Cine Park e la costruzione di Danny!”.
“A proposito “ disse Mario “ Mi pare di capire che qui i danni non siano stati tantissimi!”.
“ Beh , tutto sommato direi di no “ disse Danny “ Maggiori di quelli di venti anni fa ma alla fine e ’stato sicuramente superiore il danno affettivo. Ero legato a questo agglomerato in legno e , anche se erano oramai anni e anni che era pressoché vuoto, era bello sapere che c’era. Anche a Mandy è dispiaciuto molto . Ma in fondo nessuno si è fatto male e l’importante è questo!”.
“Hai ragione “ disse El “ Anche se comprendo perfettamente che chi si affeziona a qualcosa prova una sensazione di vuoto una volta che la perde”.
“Puoi sempre ricostruirlo “ suggerì Candy.
“Perché no? “ approvò Danny.
“ E noi ti daremo una mano a farlo!” propose Mario.
“ Davvero? “ chiese il surfista.
“ In memoria dei vecchi tempi “ disse Ellery “ L’amicizia non muore mai soffocata dagli anni passati a non vedersi : resiste sempre e si dimostra in queste occasioni!”.
“Beh, lasciate che lo dica a Mandy : ne sarà contentissima “ e si allontanò un paio di metri per telefonarle .
“Tody “ disse Ellery “ Come mai si stanno accanendo contro brave persone?”.
“ Cosa vuoi che ti dica ?! “ disse il capitano “ La mente umana è imprevedibile . Comunque ho sguinzagliato i miei agenti alla ricerca di qualche indizio. Passeremo anche qua i bidoni della spazzatura e vedremo se uscirà qualcosa di utile o interessante”.
“ Ci tenga informati. Io adesso devo andare in Radio. Mario : potete rimanere ancora qui se volete!”.
“ Va bene : ci penso io ad accompagnare Candy a casa “ rispose il cugino.
Ellery si allontanò mentre il resto del gruppo rimase in spiaggia alla ricerca di un qualcosa di tangibile. Gli agenti Bradshaw e Funaki rastrellavano la parte nord della spiaggia , mentre Andrew e G.A.Wine setacciavano la zona sud. Si spinsero anche un mezzo miglio intorno al punto dell’incendio. Ellery era già a metà programma quando la coppia Bradshaw/Funaki rinvenne un paio di guanti in un bidone per la raccolta dei rifiuti. L‘altra coppia ritrovò invece del cotone e un accendino: probabilmente una parte di tutto ciò era servita per fabbricare una sorta di miccia e accenderla. Mario informò subito il cugino del ritrovamento, che, a differenza di quello del museo, era avvenuto in due posti differenti ma Ellery non reputò di notevole importanza la cosa. Ritenne invece basilare tracciare un triangolo, unendo questi tre attentati per circoscrivere l’area e analizzarlo bene , in lungo e in largo , sia morfologicamente , con sopralluoghi e ricognizioni, ma anche mentalmente, con analisi del materiale a loro disposizione e dell’eventuale movente.
Quando Candy rientrò a casa, erano quasi le ore 18. Nel frattempo era arrivata a casa anche J.Jade, la figlia di Ellery per un breve periodo di soggiorno. Doveva fare degli incartamenti per la sua nuova attività di free lancer. La serata fu tranquilla. Ellery ricevette una mail da Raffy , ma non vi erano sostanziali curiosità e notizie che potessero al momento alimentare una minima speranza di posizionare qualche tassello strategico. A questo punto , le direzioni verso le quali la banda doveva orientarsi erano molteplici e la paura di El era che le forze e il tempo non potessero bastare mai e che gli sviluppi non si indirizzassero verso la direzione giusta. Erano questi i pensieri che accompagnarono lo speaker nella nottata. Andando a letto relativamente presto, però, si svegliò abbastanza tonico e pieno di buoni propositi. Jade si stava godendo una meritata dormita in quello che era il primo vero giorno di vacanza dopo tanto tempo . Dopo un buon american coffee , bevanda adorata da El, lo stesso si diresse al lavoro , cercando , come di consueto , di non rimanere troppo indietro. Come da scaletta passò da Tody.
“Buongiorno Ellery” disse il capitano “ Ti ragguaglio sulle ultime novità. I guanti che abbiamo ritrovato sono questa volta in lattice e … ascolta bene : sono rovinati nello stesso punto dei precedenti. Essendo questi in materiale diverso dagli altri, si sono proprio lacerati in prossimità della parte superiore !”.
“Il solito anello ? “ chiese Ellery.
“E’ possibile . Non mi viene in mente altro che possa causare un danno simile!”.
“ Riguardo al Cine Park avevate trovato niente?”.
“No. Avevamo fatto la stessa perlustrazione, ma …niente di rilevante. Forse in questa occasione il bieco soggetto potrebbe aver messo il materiale in macchina e averlo buttato in un posto lontano!”.
“E’ possibile , sicuramente”.
“Comunque , in questi ultimi guanti abbiamo trovato egualmente tracce di paraffina!”.
“Diciamo quindi che il pensiero predominante si sta sempre orientando verso la mano comune! “disse Ellery.
“Sì, penso che non ci siano piu’ dubbi!”.
“Il fatto che esistano tracce di paraffina mi fa pensare che abbia avuto a che fare con delle manifestazioni surfistiche recenti o come preparatore di tavole!” ipotizzò lo speaker .
“ Sei tu l’esperto “ esclamò il capitano ”Vedi se riesci a trovare qualcosa in questa direzione!”.
“Lo farò. Oggi pomeriggio mi concentrerò sui luoghi incriminati o almeno su di un paio di quelli. Non ho tanto tempo , ma vedrò di fare il possibile per spremere al massimo il poco che ho ed estrarre un prezioso succo ricco di novità!”.
“Te lo auguro . Buona giornata!”.
Era sabato : visto che l’indomani sarebbe comunque andato al parco, decise che nel pomeriggio si sarebbe recato al museo e in spiaggia per vedere se fosse uscito qualcosa di nuovo. Mario sarebbe stato della partita e tutti sarebbero stati muniti di supporti audio e video per fare numerose riprese. La procedura era consolidata ed in passato aveva portato sempre ad ottimi risultati : perché quindi non ritentare?
Scrisse una mail a Raffy chiedendole di rastrellare il terreno delle recenti manifestazioni di surf: partecipanti, preparatori, organizzatori etc. etc.
La speranza era quella di avere in mano una lista di nomi sulla quale poter lavorare . La paura invece era quella di avere un elenco oceanico e dispersivo . Comunque valeva la pena di tentare .
Alle ore 14 Mario era sotto casa, pronto ad aspettarli. Prima tappa : spiaggia di Puka Beach.
C’era parecchia gente a prendere la tintarella: la giornata invogliava . Gli avventori erano in perfetto stile californiano , ossia colorati e allegri. Era una giornata sicuramente calda e afosa, per niente allietata dai tipici venti della zona ed Ellery optò per una buona birra fresca , giusto per corroborare subito. S’incamminò , bevanda in mano, verso la baracca di Danny. Non era completamente bruciata: una metà era ridotta veramente proprio male, ma l’altra era ancora perfettamente in piedi, anche se le bruciature erano evidenti in piu’ parti. Ci sarebbe voluto veramente un buon restyling perché tornasse ad avere un aspetto decente e abitabile. La baracca era in un punto abbastanza penetrabile : in fondo eravamo in una spiaggia e non in una foresta vietnamita. Ellery, mentre tracannava l’ultimo sorso di birra, pensò che fosse un facile bersaglio e che qualunque balordo abbia potuto fare danni. Ma il nostro soggetto non era un balordo qualunque : era una persona che , non si sapeva il perché, aveva un conto in sospeso con un po’ di gente di Puka Beach.
Mentre El era assorto nei suoi pensieri , Mario si stava già organizzando per eseguire riprese video un po’ dappertutto. Alle foto ci avrebbe pensato Jade : con la sua macchinetta era veramente brava e, senza mai strafare , riusciva a fare dei lavori davvero ottimi. Candy era munita di un block notes sul quale appuntava qualsiasi cosa le capitasse a tiro. Ellery pattugliava un po’ dappertutto, cercando di immaginare il percorso fatto dall’attentatore.
Il lato piu’ malandato della baracca era quello che guardava il mare. Era forse , tra i tanti cottage , quello piu’ coperto dalle altre baracche, che rimanevano distanti di qualche passo . Dietro a queste , dopo una decina di metri, vi era un parcheggio.
Ellery passò in mezzo a due costruzioni : lo spazio era stretto ed angusto. Vi trovò delle impronte e ovviamente non volle calpestarle. Chiamò Candy : “Potresti avvertire Tody? Ci sono delle orme in un punto alquanto insolito e sembrano fresche… nel senso che il posto rimane all’ombra per 24 ore su 24 e , se nessuno è passato di qua recentemente , potrebbero essere quelle dell’attentatore. Inoltre , guarda un po’ qua!” disse indicando un punto .
“Cos’ è ? “ chiese la moglie.
“Un frammento di maglia attaccata a questo chiodo sporgente! Una cosa interessante : meglio non tralasciare niente!.
“ Avverto subito Tody “ e prese il cellulare, tornando da Mario e Jade.
L’ufficiale non impiegò molto ad arrivare, accompagnato dalla consueta pattuglia dei suoi fedelissimi.
“Ragazzi!” esclamò “ Esaminiamo le impronte, il frammento di tessuto e qualsiasi cosa che , prima o dopo questo gruppo di baracche, porti al luogo incriminato!”.
“Io farei controllare anche le impronte di pneumatici nel parcheggio : se il vento non le ha cancellate , potrebbero essere le stesse trovate dietro al Cine Park !” propose El.
“ Buona idea! Ragazzi , procedete!”.
“Vi serve una mano? “ chiese Mario.
“Vieni pure “ disse Bradshaw “ Ma fai attenzione a non inquinare le prove!”.
“Non preoccupatevi: starò molto attento” e si allontanò con un paio di agenti.
“Non male , El “ disse Tody “ Il lavoro di gruppo porta sempre buoni frutti. Speriamo che esca qualcosa di interessante!”.
“Lo spero anch’ io “ disse Jade “ Io torno verso la baracca di Danny e continuo a fare foto. E non si preoccupi capitano : farò bene attenzione a non cancellare eventuali prove “ lo rassicurò per poi incamminarsi.
“Tra poco “ disse El inforcando la ricetrasmittente “ ci sposteremo al museo per proseguire le indagini. Mario? Mi senti?!”.
“ Sì, ti sento. Cosa c’è ?”.
“Noi tra poco cambiamo sede. Se vuoi rimani qui e raggiungici quando avrai finito. Noi ci facciamo dare un passaggio da Tody!”.
“ Va bene. Ci vediamo tra non molto al museo!”.
Dopo cinque minuti , El, Candy e Jade salirono sulla macchina del capitano che si era gentilmente offerto di accompagnarli alla destinazione prefissata.
Anche lì, l’iter fu lo stesso: si doveva avvolgere a 360° tutta la struttura con foto, filmati, appunti etc. etc. Vi trovarono Danny, che sistemava un po’ di materiale, catalogandolo accuratamente e rendendo esponibile. El gli parlò degli sviluppi in spiaggia e il surfista ne fu contento, mentre Jade e Candy si dedicavano agli interni. Non c’era molta gente: la bella giornata aveva sicuramente dirottato le preferenze verso la spiaggia, così poterono girare pressoché’ indisturbate in lungo e in largo, Jade alla macchina fotografica, Candy alla videocamera e taccuino. El si diresse all’esterno e cominciò ad esaminare palmo per palmo tutta l’ipotetica zona d’azione. Tra il piazzale e il garage dove erano tenute le scale, c’era una piccola aiuola. Ellery la passò centimetro per centimetro e non lontano dall’autorimessa trovò un’impronta abbastanza nitida.
Chiamò subito Mario : “Pronto . Ci sei? Mi senti? “.
“ Forte e chiaro!”.
“Tody è tornato lì da voi ?”.
“ Sì , perché?”.
“ Digli di venire qui. Ho trovato un’impronta e avrei piacere che la vedesse. Se hai finito con la tua zona, vieni anche tu!”.
“Ok. Ci vediamo tra poco . Vengo anch’ io “ e riattaccò.
Nel frattempo El chiamò Candy e Jade e chiese loro di raggiungerlo: non voleva abbandonare il ritrovamento.
“ Interessante “ disse Jade “ Ci sono fondate possibilità che appartenga al nostro uomo!”.
“ Forse “ rispose El.
“Penso che ci possa stare “ disse Candy “ La zona non è trafficata ed il garage è stato sigillato. Non credo che molta altra gente avrebbe potuto passare di lì. Gli agenti sono stati sicuramente attenti e quindi la possibilità , neanche tanto remota … esiste !”.
Nel frattempo arrivò Tody con Mario e l’agente Funaki, esperto in rilevamenti.
“Ciao Ellery” disse l’ufficiale “ Cosa hai trovato di bello?”.
“Guardi, capitano : è una bella impronta nitida. Vale la pena di monitorarla?”.
“E me lo chiedi pure ? Certo che ne vale la pena! Funaki, pensaci tu! “.
“ La potete confrontare con quelle ritrovate negli altri due luoghi degli attentati e, se coincidono, direi che può rappresentare un passo avanti!”.
“Eh sì ! “ disse Mario “ Potrebbe essere un tassello da posizionare ed esaminare : un pezzo da tenere da parte e, all’occorrenza ,utilizzare !”.
“ Aspettiamo prima di gioire “ disse El “L’esperienza mi ha insegnato di evitare i facili entusiasmi ! E laggiù in spiaggia come sta procedendo?”.
“Il frammento di tessuto è all’esame del nostro laboratorio. Ad una prima occhiata sembra cotone, probabilmente di un leggero gilet estivo : di notte fa ancora un po’ fresco e quindi ci sta che appartenga a qualcuno che per non raffreddarsi lo abbia indossato e con quello sia rimasto impigliato a quel chiodo. Per l’impronta, abbiamo fatto tutti i rilevamenti del caso e adesso aspettiamo cosa ci potrà dare il report scientifico!”.
“Bene : tante pagine in rotativa” disse Candy.
“Domani saremo al parco” annunciò El “ E continueremo le nostre indagini alternando divertimento e ispezioni”.
“Perfetto “ esclamò Tody “ Dirò al signor Palmer di offrirvi la maggiore libertà possibile”.
“Ora devo andare “ disse El “C’è qualcuno che mi può accompagnare in Radio ?”.
“Ti accompagno io “ propose il capitano .
“Poi passerò a prenderti io: ti preleviamo a fine programma!” disse Mario.
In pochi minuti, El raggiunse la radio. Ragguagliò velocemente Ted sugli sviluppi e si accomodò nel suo habitat, ossia lo sgabello davanti al microfono. Dopo la partenza di Moonlight verso altri lidi , lo speaker usava farsi la regia da solo e quindi ai suoi piedi troneggiavano i dischi che aveva scelto per la puntata imminente . Ellery prediligeva ancora il vinile e , se poteva , faceva tutta la trasmissione usando L.P. , Mix e 45 giri. Il vinile era per lui un qualcosa di unico e inimitabile : dava calore.
Quando mancavano 5 minuti alla fine , arrivarono Candy, Jade e Mario , che , in attesa che El uscisse, si accomodarono nel salottino , sulle note dell’ultimo pezzo : My Sharona dei Knack. Lo speaker li raggiunse e chiacchierarono un po’. “Allora “ chiese El “Novità?”.
“Nessuna “ rispose Candy.
“Sono proseguiti i rilevamenti sia all’esterno che all’interno, ma non è emerso molto” aggiunse Mario “ A proposito, ha detto Egg che per la prossima settimana dovrebbe avere a disposizione il materiale audio e video!”.
“Bene “ commentò Ellery “ Tra quel materiale, il nostro, le indagini di Tody e, magari, qualche sorpresina della Raffy, vediamo se riusciremo a uscire da questo triplice impegno che ci sta assorbendo tanta energia!”.
“Però “ disse Jade “ mi sembra di capire che manchi ancora il movente!”.
“Sì” confermò El “ Ma vedrai che alla fine lo troveremo !”.
“Che si fa stasera ? “ chiese Candy.
“Ho ricevuto un sms da Frank. Stasera canta Surfers di J.Luke . Potremo andare là a mangiare un boccone!”.
“ Sì, va bene “ concordò Candy “ Quasi quasi avverto anche Becky e Jennifer, per sapere se possono raggiungerci!”.
“Ottima idea : prova a sentire se sono libere! “disse El.
Candy si allontanò un attimo per telefonare . Ottenne le due adesioni: Jennifer e Ben con Becky e Roscoe sarebbero stati della partita. L’appuntamento era per le 21 direttamente al locale.
Andarono tutti quanti a darsi una rinfrescata e a prepararsi. La serata non si preannunciava caldissima e si vestirono di conseguenza, mettendo in conto che , comunque , dentro al locale la temperatura sarebbe stata calda per via della grande affluenza di pubblico, che con la sua partecipazione scaldava dopo poco tutta la scena.
“Ciao ragazzi “ esclamò il cantante” Avete fatto bene a venire. Siete un bel gruppetto. Vi auguro una buona serata!”.
Si accomodarono ad un tavolo che avevano preventivamente prenotato.
“Avete fatto bene a chiamarci” disse Becky.
“Ma figurati! Lo sai che è un piacere!” annuì Candy.
“Meno male che eravamo liberi” disse Jennifer “ Ci sarebbe spiaciuto non esserci. Che fortuna che avete trovato un tavolo!”.
“Beh, quando c’è di mezzo Frank, la divina provvidenza non ha limiti ! “ commentò Ellery ridendo “ Adesso godiamoci la serata!”.
“Esatto” disse Roscoe “ Cosa beviamo?”.
“Una buona birra , per iniziare “ disse Ben.
“Aggiudicato “ confermò Candy “ Una bella birra fresca è sempre una bevanda gradita. E da mangiare cosa prendiamo?”.
“Io una pizza” disse Becky .
Quasi tutti la imitarono, tranne Jade che prese un chicken burger con patatine fritte.
Frank cominciò a cantare con Mandy di Barry Manilow , un’esecuzione molto intensa e sentita . Dopo una manciata di canzoni iniziò a fare un po’ di karaoke e Roscoe si scatenò in Crazy Heart, mentre Ellery andò come sempre sul sicuro con Rawhide dei Blues Brothers. Fu una serata piacevole , sia per la buona compagnia che per la buona musica. L’indomani la banda sarebbe stata al parco : praticamente tutta la tavolata sarebbe stata presente.
Andarono a letto che era scoccata da poco la mezzanotte e dormirono profondamente sino alle 7.30, quando suonò la sveglia. Si prepararono velocemente e alle 9 partirono : passarono a prendere Mario e si avviarono al parco. Al parcheggio avrebbero trovato Becky, Roscoe e Jennifer. Ben ovviamente lavorava e lo avrebbero visto dentro.
Nel parcheggio incrociarono Fedy, la team leader del corpo di ballo . Si salutarono e la ragazza proseguì per l’entrata del cast.
Era una bella giornata di sole, limpida e tiepida. Mancavano circa 10 minuti all’apertura e l’affluenza del pubblico era piu’ che soddisfacente.
La mattinata era da dividersi tra divertimenti e indagini e si annunciava impegnativa. Appena entrati ,trovarono Palmer ad aspettarli : “ Benvenuti. Ma che bel gruppone! Buona giornata a tutti ! Ora mi sposto negli uffici : se avete bisogno sapete come sempre dove trovarmi, se no piu’ tardi rifarò un giro da queste parti “ e si allontanò.
Lo show di benvenuto da parte del cast era sempre un momento divertente e piacevole ed El si fermò a gustarsi lo spettacolo. Poi si diresse verso la parte sud ed esattamente al chiosco che era stato oggetto dell’attentato. Mario uscì dal parco e raggiunse lo stesso punto, ma appena fuori dalla struttura .Praticamente alla fine erano divisi solo da una recinzione e pochi metri , ma erano uniti dalle ricetrasmittenti, grazie alle quali potevano parlarsi .
“Mario, mi senti? “ chiese lo speaker.
“Forte e chiaro”
“Dove ti trovi?”.
“Sono nel punto dove era appoggiata la scala”.
“Noti qualcosa di strano?”.
“Mi sembra niente di particolare rispetto agli ultimi rilevamenti!”.
“Prova a vedere e a costeggiare la recinzione ”.
“Adesso perimetro il tutto!”. Dammi un paio di minuti e ti ragguaglio”.
“Ok. Io intanto dò un’occhiata qua dentro!”.
Passarono tre minuti circa e Mario si fece vivo : “ Bingo : ho trovato un frammento di stoffa!”.
“Dove?” domandò Ellery.
“Hai in mente tra il parcheggio e la recinzione?”
“Sì, c’è quel praticello un po’ incolto!”.
“Esatto : in un’erbaccia spinosa ho trovato un piccolo brandello!”.
“Cosa pensi che sia?”.
“Per l’altezza a cui l’ho ritrovato, direi che potrebbe essere un pezzo di pantalone. Il colore è marrone : mi sembra cotone!”.
“Rimani in zona . Ora avverto Tody del ritrovamento e gli dico che invii qualcuno per gli opportuni rilevamenti !”.
“Ok . Non mi muovo da qui” disse Mario
El prese il cellulare e avvertì Candy, che era rimasta nella parte nord, e Palmer che lo raggiunse subito.
“Ottimo lavoro , Ellery ! “ si congratulò il capitano.
“Grazie , ma il merito va a Mario , che ha svolto un buon lavoro all’esterno!”.
“Secondo te , come mai era sfuggito ai controlli precedenti ?”.
“Non saprei dirle … Mi sembra di capire che lo abbia trovato leggermente decentrato rispetto al percorso ipotetico. Può essere che abbia prima fatto una ricognizione per cercare il punto piu’ adatto !”.
“Sì, ma non può essere che l’abbiano lasciato gli agenti della polizia?”.
“Lo escludo : loro avevano pantaloni neri e nessuno di noi quel giorno ne indossava di colore marrone!”.
“Ottimo” disse Palmer.
“Ora aspettiamo Tody e i suoi uomini e sentiamo che cosa ci diranno. Poi torneremo all’interno e , tra uno spettacolo e l’altro , vedremo di scovare qualcosa di interessante , anche se l’enorme giro di gente avrà cancellato sicuramente qualsiasi tipo di indizio!”.
Poco dopo Tody li raggiunse sulle scene del ritrovamento che Mario aveva gelosamente presidiato.
Quando il capitano e i suoi uomini finirono le varie operazioni , il ragazzo rientrò nel parco e raggiunse il cugino , il quale si complimentò con lui : “Ottimo lavoro . Un occhio molto attento , il tuo!”.
“Quando faccio le cose mi piace farle bene . Fretta non ne avevo . Mi sono messo a sezionare visivamente la zona circostante e ho trovato quel brandello, ma non so neanche se alla fine risulterà essere importante!”.
“Secondo me lo sarà!” lo incoraggiò Candy
“ Anche per me “ esclamò Jade “ E’ anche grazie a piccoli tasselli che si costruisce una solida impalcatura. Potrebbe essere proprio grazie all’incastro di quel piccolo pezzo che tutto l’arco sta in piedi!”.
“Esatto “ disse il padre “ Un’ottima affinità. In fondo è solo un pezzo incastrato a dovere che permette a tutto l’arco di non cedere!”.
“Bravi ragazzi “ disse Palmer “ Oggi siete miei ospiti in pizzeria. Vi aspetto alle 12.30 e , nel frattempo … continuate con le vostre indagini!”.
“Grazie Al “ rispose lo speaker “ Gentilissimo come sempre . Faremo del nostro meglio . Ora continuiamo con le nostre osservazioni. Faremo foto, video, appunti… e come al solito non lasceremo niente di intentato . Sento che la prossima settimana sarà impegnativa. Ci daremo dentro!”.
“Bravi: così mi piacete ! Ci vediamo in pizzeria!”.
“Ok ! E grazie ancora ! “ disse lo speaker.
Fecero in tempo a vedere uno spettacolo e arrivò ben presto l’ora del meeting. La compagnia fu piacevole e Al fu estremamente gentile ad offrire il pranzo alla banda. C’era anche la sua famiglia ed il gruppo era veramente ottimo .Verso le 14 El e la banda uscirono dall’edificio e si incamminarono verso la parte sud. Erano a metà strada quando una saetta vivente arrivò a tutta velocità puntando decisamente a Jade. Era un quattro zampe atletico e robusto. Solo per una porzione di secondo Candy si preoccupò, ma capì subito che quel grosso cane altri non era che Buck, il quale , sotto lo sguardo vigile di Bradshaw , si stava dirigendo a salutare l’amica.
“Buck ! “ esclamò la ragazza “ Che bello rivederti”.
Il cane aveva appoggiato le zampe anteriori sulle sue spalle e stava festeggiando leccandole il viso.
Poco dopo arrivò Tody : “ Sapevo di farti contenta “ disse a Jade “ Te lo affido per tutto il pomeriggio. Perlustrate dove volete , con lui sono sicuro che non correrai pericoli : è stato addestrato per proteggere la persona con cui sta. Comunque con te non occorrerebbe l’addestramento , perché Buck è un cane intelligente e ti proteggerebbe in ogni caso!”.
“Grazie mille capitano: sono felicissima. Voglio tanto bene a questo cane ! “ e poi , rivolta a Ellery : “ Possiamo andare? ”.
“Certo. Per sicurezza ti do la mia ricetrasmittente” e gliela porse “ Così , in caso tu abbia bisogno, ci puoi chiamare in qualsiasi momento!”.
“ Ok. Allora noi andiamo ” e , rivolta al cane : “ Forza , Buck: andiamo a cercare indizi!” e il cane rispose con un abbaio.
Avevano ancora circa 4 ore per indagare e cercare un qualcosa che potesse avere la nomea di interessante. Ben era in scena alle 15.30, perciò andò a prepararsi, mentre Jennifer s’incamminò con Jade all’esterno del parco: avrebbero perimetrato la recinzione. Becky e Roscoe andarono con Mario per tutto il parco, mentre Candy ed El andarono verso il chiosco. Tutti erano armati di supporti audio/video per accumulare il maggior numero di materiale possibile. Avevano a disposizione circa una quarantina di minuti prima dell’inizio dello spettacolo pomeridiano ed erano fermamente decisi a sfruttare al meglio questo tempo.
Jade stava camminando con Buck e Jennifer, quando il cane cominciò ad abbaiare in direzione sud. Aveva appena odorato la zona del presunto punto dove era stata appoggiata la scala. Percorsero almeno seicento metri e, in mezzo ad un gruppo di rovi, puntò un paio di guanti.
“Jade “ disse Jennifer “ Chiama Ellery che digli venga subito qua assieme ad un agente!”.
“ Ok ! ”.
Cinque minuti e la banda si compattò .
“Hai visto? “ esclamò la ragazza rivolta alla madre “ Buck è sempre il migliore !”.
“Non avevo dubbi” rispose Candy .
“Capitano“ esclamò Mario “Pensa che siano stati usati dall’attentatore? ”.
“E’ presto per dirlo “ rispose Tody “ Intanto li acquisiamo come reperti e li faremo analizzare. Cara Jade, tu e Buck formate sempre una grande squadra!”.
“ Sì sì , è vero. Adoro questo cane ! ” e, mentre lo diceva , ricevette una leccata alla mano.
“ Funaki !” esclamò Tody “ Fermati con l’agente G.A.Wine e vedete se sia il caso di fare altri rilevamenti!”.
“Agli ordini” rispose l’agente.
“ Noi possiamo tornare dentro? “ chiese Ellery.
“Direi di si “ rispose il capitano.
L’allegra pattuglia s’incamminò a ritroso sul percorso fatto in precedenza.
La giornata era calda e, una volta dentro, i membri della band, si sedettero al bar a dissetarsi, informando Palmer degli ultimi sviluppi.
“Bene , ragazzi “ esclamò Al “ Vedo che le cose proseguono ottimamente . Ha fatto una buona scelta Tody a portare Buck . Questo cane ha un vero feeling con Jade e il parco!”.
“ Lo penso anch’io!” disse la ragazza.
“Adesso “ continuò il boss “ godetevi la giornata . Torno in ufficio : ci vediamo piu’ tardi!” e si allontanò.
Alle 15.30 erano a vedere lo spettacolo di stunt che , tra gli altri, vedeva Ben come parte attiva in varie situazioni. Lui era un esperto di moto da cross e il suo meglio lo dava in quel frangente. L’arena era quasi piena : un buon sintomo che lasciava presagire un futuro roseo per la stagione. Avrebbe quasi certamente significato il tutto esaurito di lì a poco . Usciti, ripresero a pattugliare a 360° tutta la zona, ma non ne uscì niente di interessante. Arrivarono le 18 , l’ora di chiusura del parco , e Al li raggiunse poco prima per salutarli e ringraziarli del loro prezioso aiuto.
“Prego “ rispose Ellery “ Spero che , a raggiera , riusciremo ad avanzare in tutte e tre le direzioni : qui , al museo e in spiaggia. Teniamoci in contatto!”.
I membri della band tornarono alle rispettive macchine : era stata una giornata impegnativa e tutti avevano voglia di farsi un buon riposo, ma non prima di rilassarsi con un buon drink. Passarono quindi al Two Lakes per un veloce Happy Hour e dopo proseguirono verso la meta prefissata. Avevano passato una bella giornata , con un’ottima compagnia e apprezzabili risultati nelle indagini. Sperava inoltre che, nel pomeriggio seguente, Tody avrebbe avuto qualche risultato circa guanti, impronte, frammenti etc. etc. Prima di andare a letto si collegò ad internet e trovò una mail di Raffy. In allegato c’era un corposo documento Word con un elenco di partecipanti , accompagnatori e luoghi delle piu’ recenti gare di Surf della California. Lo speaker salvò il materiale, le rispose e scrisse una breve mail anche a Moonlight per aggiornarlo sulla situazione. Poi lasciò il PC a Jade e Candy mentre lui, vinto dalla stanchezza, andò a letto e crollò immediatamente. Il lunedì era un giorno che Ellery odiava con tutte le sue forze: avrebbe preferito scalare l’Everest a mani nude (o quasi!) anziché andare al lavoro! Tuttavia, essendo questa una situazione particolare e atipica, vi si sarebbe recato piu’ che volentieri , perché la mezza giornata che avrebbe passato a sistemare e buttarsi avanti col lavoro, gli avrebbe garantito dei giorni a seguire molto piu’ tranquilli. La sera si dormiva ancora bene grazie ad un’ottima brezza rinfrescante e di conseguenza fu un reale sonno ristoratore. Un profumato American Coffe aiutò El nella titanica impresa di alzarsi dal letto. La buona volontà c’era … erano le forze a mancare. Alla fine, alle 8.15 arrivò al lavoro e per quattro ore s’impegnò senza sosta, a parte un caffè a metà mattina, per prendersi una meritata pausa. Lavorò a una velocità impressionante, macinando centinaia e centinaia di dati e riuscendo così a gettare le basi per una settimana tranquilla . Visto che l’intento iniziale era quello , si poteva tranquillamente dire che la missione era stata compiuta . Molto stanco ma felice , uscì dal lavoro e si diresse a prendere un veloce aperitivo al Green Pine , per poi raggiungere la sua famiglia a casa. Jade aveva già cominciato a sistemare qualche sua carta che gli sarebbe stata utile per il lavoro , ma aveva anche approfittato per riposarsi ben bene dopo le recenti fatiche lavorative. Era un’acuta osservatrice dotata di un’elefantesca memoria e questi dati sarebbero sicuramente serviti alle indagini. Inoltre era una grande appassionata del Cine Park e la consapevolezza di poter essere utile alla struttura la stimolava ancora di piu’. L’impegno che aspettava lei e la banda era triplice e sicuramente non sarebbe stato facile per tutti cavalcare l’onda come dei perfetti surfisti. In equilibrio su di un’ asse : tu e l’oceano. Una sfida, un piacere : andare sempre avanti nella convinzione che non mancherà mai l’equilibrio e che la risacca tenderà magicamente a scemare in una magica e coreografica schiumarola.
“Ciao Candy “ disse Ellery entrando in casa “ Tutto bene?”.
“Sì, sì. Jade sta lavoricchiando sul suo materiale lavorativo ’ e io me la sono presa molto comoda una volta tanto! Ora devo andare al ristorante ”.
“Hai fatto bene. Ogni tanto , bisogna!”.
“Novità?”.
“No : ho dedicato tutta la mattina al lavoro e non ho sentito niente e nessuno . Oggi pomeriggio vediamo se riusciamo a scovare qualcosa al museo o in spiaggia. Poi penso che in settimana dovremmo vederci al Surfers per fare il punto della situazione. Sono già d’accordo con J.Luke : non occorrono grandi preavvisi. Appena ne avremo di bisogno , ci darà la saletta privata!”.
“Bene : oramai è una procedura rodata quella di andare a fare un bel briefing. Quella sala ci ha sempre portato buoni risultati. Quanti ricordi !”.
“Il tutto condito dalla stupenda ospitalità del boss del locale ” concluse Ellery “ A quei tempi la nostra banda comprendeva anche altri elementi. Poi i tempi cambiano e le situazioni portano a scelte di vita che allontanano , anche se la stima e il rispetto rimangono sempre. Ma è il naturale corso della vita !”.
“ Sono d’accordo “ disse Candy “ Adesso sedetevi a mangiare. Ho preparato un po’ di verdure messicane con le quali farcire delle tortillas !”.
“Ottimo. Vado a prendere delle buone birre , allora!”.
Mangiarono con appetito e parlottarono del piu’ e del meno : delle indagini e delle serate passate insieme ai loro amici. La speranza era quella di rivedersi al piu’ presto con loro e festeggiare , magari insieme , il successo delle indagini .
Alle 15 erano in spiaggia, dove trovarono Moore che stava liberando la sua baracca.
“Ciao ragazzi” esclamò.
“Ciao Danny ! Cosa stai facendo? “ chiese Candy.
“Sto cercando di fare un po’ d’ ordine :elimino le cose oramai inutilizzabili e trasferisco il salvabile a casa mia!”.
“Fai bene “ disse la ragazza “ Anche se fortunatamente non avevi oggetti di particolare valore , un po’ di ordine fa sempre comodo !”.
“Poi “ riprese il surfista “ comincerò a pensare a come ricostruirla da zero. I ricordi che mi legano a questo posto lo impongono. Non importa quando o come, ma , come ne avevamo già parlato … la ricostruiremo!”.
“Bravo : ottima scelta “ disse El “ Hai notato qualcosa di anomalo in questi giorni?”.
“Direi di no. Non sono venuto spesso . Avevo chiuso nel miglior modo possibile tutti gli accessi per bloccare eventuali intrusioni non desiderate. Sono qua da un’oretta circa , ma non ho visto niente di anomalo. C’è un bel giro di gente e penso sia difficile per qualcuno non dare nell’occhio in caso voglia fare qualcosa. Intorno o nelle vicinanze della mia baracca sono passate decine e decine di persone , ma nessuna si è mai avvicinata mostrando particolare interesse alla costruzione.” spiegò il surfista “ El , ti va una birra?”.
“E me lo chiedi ?! Una buona birra non si rifiuta mai!”.
Danny entrò un attimo e, da una borsa termica, estrasse una bella Bud che lanciò a Ellery, il quale la prese al volo e cominciò a sorseggiarla. Poi iniziò a passeggiare intorno alla zona, alla ricerca di un qualcosa che neanche lui sapeva bene.
Andò verso la zona meno battuta e cominciò a setacciare un po’ di spiaggia con un retino, sapendo bene che bastava un po’ di vento, un piccolo spostamento di sabbia, per coprire un qualsiasi indizio. Setacciò e setacciò , aiutato da Candy e Jade , fino a quando quest’ultima chiamò i suoi genitori : “ Ho trovato qualcosa!”.
“ Bravissima !” disse Candy.
“Non la toccare ! Arrivo subito.” esclamò Ellery “ Eccomi !”.
“Mi sembra un bottone “ disse Jade.
“Sembra anche a me “ confermò El, che chiamò l’amico . “ Danny, puoi venire un attimo?”.
“ Arrivo. Cosa c’è?”.
“Hai un qualsiasi capo di abbigliamento che abbia un bottone come questo?“ chiese lo speaker.
“ Mmmhhh , non penso. Anzi, no, ne sono completamente sicuro.” Disse guardando meglio l’oggetto trovato . “ Non appartiene ne’ a me ne’ a Mandy. “.
“ Ottimo, ottimo! “ disse El “ Quindi può essere che appartenga all’attentatore !”.
“ Qua di gente ne passa parecchia “ aggiunse Candy “ Può averlo perso chiunque!”.
“ Possibilissimo “ confermò il marito “ Ma la fattura di questo bottone mi fa pensare che appartenga a dei pantaloni lunghi. Sembra fare parte di un tascone laterale però non sono molto esperto. Adesso lo prendiamo “ ed estrasse delle pinze dal taschino “ e lo mettiamo in questo sacchettino di plastica e … direi di andare a consegnarlo subito a Tody. Caro Danny, ti salutiamo e speriamo di vederci presto!”.
“Ci conto. Vi auguro un buon proseguimento di giornata e di indagini !”.
“Salutaci Mandy “ disse Candy.
“Non mancherò “ rispose il surfista, che si accomiatò da loro.
Poco dopo erano dal capitano.
“Buon pomeriggio Tody “ disse El.
“Ciao ragazzi. Qual buon vento vi ha portato qui?”.
“ Facendo un giro in spiaggia abbiamo trovato questo!” spiegò El mostrando il sacchettino.
“Un bottone! E dove lo avete rinvenuto ?”.
“Non lontanissimo dalla baracca di Danny” disse Candy.
“ Interessante “ commentò l’ufficiale “ Lo manderò in laboratorio per farlo analizzare. Sono in attesa anche dei risultati degli altri reperti” .
“Quando pensa che saranno pronti? “ chiese Jade.
“Penso che per domani avremo tutto” rispose il capitano.
“Ottimo “ asserì Ellery “ Noi ci aggiorneremo . Ora facciamo un salto al museo e vediamo se troviamo qualcosa di interessante anche li ”.
“Ok . Nel frattempo vi faccio i complimenti per questo ritrovamento “e, rivolto a Jade : “ Fammi sapere quando tornerai al parco , così porterò anche Buck!”.
“Sì ! E’ un cane adorabile. Lo porterò molto piu’ che volentieri con me. E’ buonissimo nei miei confronti ed il suo affetto è fantastico ! E’ proprio un grande cane poliziotto. Sono onorata di poter lavorare con lui!”.
“Mi fa piacere Jade “ disse Tody “ Adesso andate al museo e setacciatelo ancora piu’ di come sia stato già fatto : se qualcosa ci è sfuggito , sono sicuro che voi lo troverete!”.
Salutarono il capitano e si diressero verso il museo, il quale non era distantissimo, tanto che impiegarono piu’ tempo a togliersi la sabbia dalle scarpe che non a raggiungerlo .
Dall’esterno era sempre un edificio di tutto rispetto che ben si integrava con il classico paesaggio balneare della California. Anche il suo interno era piu’ che decoroso e tutto l’entourage aveva fatto un buon lavoro.
“Buon pomeriggio ragazzi” esclamò Egg “ Mi fa piacere rivedervi . Vedo che avete preso a cuore questa faccenda. Mi fa piacere : venite quando e quanto volete!”.
“La ringrazio. Non ci fermeremo molto e cercheremo di essere il piu’ invisibili possibile per non dare nell’occhio!”.
“Andate tranquilli. Se avete bisogno , sapete dove trovarmi!”.
“Grazie mille” disse Candy ed entrarono nell’androne della sala principale.
Non c’era tanta gente. Sebbene la sala fosse climatizzata era pur sempre un grosso spazio e , i diversi split presenti, si avvertiva un leggero senso di afa e cappa. Comunque eravamo in California ed era naturale! La giornata era sicuramente calda e questo non aiutava.
Fecero un giro accurato di tutte le stanze, passando anche per i bagni, la cui pulizia era quotidiana e quindi era difficile trovarvi qualcosa a distanza di tempo. Però, per non lasciare nulla di intentato , come d’abitudine, lo fecero ugualmente . Grazie ad Egg ispezionarono anche gli spazi riservati solo al personale interno ed esterno , come la società che si occupava delle pulizie. Poi uscirono e diedero una bella occhiata anche fuori dal museo . Era pur sempre una zona , la posteriore, non assiduamente frequentata e la loro speranza era quella di poter rilevare qualcosa di interessante. Erano appena usciti quando la macchina di Tody li intercettò : “ Ciao ragazzi, tutto bene? Jade , ti posso lasciare Buck per una quarantina di minuti? Devo andare urgentemente in un posto per una raccolta di deposizioni e il cane si annoierebbe !”.
“Ma certo !” rispose la ragazza “ Buck, vieni!” . Il cane fece un salto dal finestrino e raggiunse velocemente la ragazza, riempiendola come sempre di amichevoli leccate.
“Al limite ” disse il capitano “ se non torno per tempo, portatelo in centrale e affidatelo a Bradshaw ”.
“ Non si preoccupi”, assicurò Candy “ Vada tranquillo !”.
La macchina del poliziotto ripartì e si allontanò.
“Benissimo” esclamò Ellery “ Siamo in quattro e uno di noi ha un odorato fuori dal normale. Mettiamoci al lavoro. “.
Partirono dal parcheggio perimetrando l’edificio e tramite la stradina laterale arrivarono nel piazzale posteriore. L’aiuola non rivelò particolari segnali. Passarono allora in zona rimessa , da dove era stata prelevata la scala. Fu solo quando si avvicinarono alle impalcature che portavano sino al tetto che Buck mostrò segni di agitazione. Tirò Jade sino a sotto i ponteggi e continuò ad abbaiare verso l’alto. Non c’era modo di salire, perché era stato tolto qualsiasi mezzo per arrivarci. Ellery chiamò Egg e gli chiese se potevano in qualche modo accedere dall’interno all’impalcatura e da lì arrivare al punto dove il cane voleva portarli. Il direttore li accompagnò ad una porta finestra del piano intermedio dove si poteva accedere agevolmente all’esterno grazie alle scale antincendio. Il cane si diresse verso l’alto arrivando sino alla terrazzona del tetto, dove cominciò ad annusare assiduamente. Tornò poi sui propri passi , scendendo ed arrivando quasi a terra, molto vicino a dove aveva iniziato ad abbaiare. Puntò un tubolare del ponteggio e continuò nel suo vociare, verso un punto preciso.
“Sembra che si sia concentrato su questo tubolare” disse Jade.
“ Già, ma ho l’impressione che non ci sia niente di particolare” esclamò lo speaker. “Ora vado a chiedere a Egg una torcia e vediamo se troviamo qualcosa!”.
Nel frattempo, il cane si mise seduto e aspettò il ritorno di Ellery, che riapparse dopo pochi minuti in compagnia del signor Jeremy. Il tubolare non era eccessivamente largo ed era vuoto : una luce puntata all’interno poteva comunque evidenziare la presenza di un qualcosa . Fu Candy che s’incaricò della visione: “ Mi sembra di scorgere un oggetto, un po’ piu’ in basso, ma non riesco a capire che cosa possa essere!”.
“Fammi vedere “ disse Ellery “ Mmmhhh … Non riesco a capire neanch’ io. Ora chiamo Tody e gli dico di mandare qualcuno!”.
Il capitano rispose che aveva finito con le deposizioni e che sarebbe venuto lui in persona entro cinque minuti. Nel frattempo Candy avvisò Mario e gli spiegò l’eventuale ritrovamento. Egg procurò un lungo bastone che sarebbe eventualmente servito a cercare di spingere verso il basso l’oggetto misterioso. Era una piccola task force che si stava muovendo con discreta efficacia e velocità. Mancava solo il capitano, che puntualmente arrivò e li raggiunse.
“Buon pomeriggio “ disse Jade all’ufficiale “ Stavamo perlustrando la zona quando Buck … “ e gli spiegò l’inaspettato evento .
“Fatemi vedere “ e cacciò lo sguardo nel tubo “ Effettivamente c’è qualcosa. Ellery , premunisciti di guanti e vai sotto. Io proverò a spingere verso il basso con il bastone e tu … prendi al volo!”.
“ Va bene” e s’incamminò.
Egg gli procurò dei guanti in lattice ed entrambi scesero nel piazzale. Quando El si posizionò esattamente sotto al tubo, Tody cominciò a spingere con il bastone . Si capiva dai rumori che l’interno del tubo non era regolare: l’oggetto era rimasto incastrato in una gibbosità interna ma bastò qualche spinta per smuoverlo. Ecco piovere tra le mani di Ellery il misterioso oggetto che altro non era che …“ Un accendino !” esclamò lo speaker “ Lo porti subito ad analizzare e vediamo cosa ci rivelerà !”.
“Io penso “ spiegò Candy “ che , salendo e scendendo, all’attentatore sia scivolato e che nel buio della serata lo abbia perso di vista, magari non ritenendo importante cercarlo. Oppure aveva fretta al ritorno per levare le tende dopo aver lanciato la bottiglia incendiaria , o ancora non se ne era semplicemente accorto!”.
“Penso anch’io che possa essere andata così “ disse Tody “ Dobbiamo scendere e raggiungere Ellery!”.
Jade fece i complimenti a Buck , che aveva svolto egregiamente il suo lavoro.
“Sa cosa penso?” esclamò El vedendo arrivare la pattuglia “ Che, siccome il cane ha rilevato un odore , vedrà che sopra a quell’accendino troverà tracce di paraffina !”.
“ Sì, ci avevo pensato anch’ io” rispose l’ufficiale “ Ma la certezza la avremo nelle prossime , penso non prima di domani!”.
“Andrà benissimo. Direi che potrei anche prenotare la famosa saletta al Surfers . Tra domani e dopodomani dovremmo avere tutto il materiale necessario per lanciare l’offensiva finale ”.
“Ok “ disse Tody “ Per essere sicuri, prenota per dopodomani. Io ti farò preparare tutto il materiale possibile, che, unito a quello che già avete , dovrebbe rappresentare una buona base per arrivare ad un risultato tangibile!”.
“ Va bene : contatterò la signora e prenoterò la sala per dopodomani . Nel frattempo, capitano, faccia il possibile per consegnarci tutto il materiale!”.
“Promesso!” rispose Tody.
“Adesso devo andare in radio, capitano! Ci aggiorniamo domani!”.
“Va bene. Ciao ragazzi : avete fatto un buon lavoro e di questo vi ringrazio!”.
“ Ci mancherebbe “ disse Candy “ Siamo una squadra e si lavora insieme. Il merito va sempre diviso tra tutti noi e tutti voi. L’obiettivo comune è quello di arrivare al colpevole!”.
“Esatto” disse Jade “ All for one!”.
Lo speaker arrivò in radio appena in tempo per il suo programma che oramai conduceva da anni e anni e al quale era molto affezionato.
La serata passò tranquillamente senza sussulti. Ellery avvertì Raffy di tenersi libera tra due sere e di continuare a spulciare tutto il possibile, informò Moonlight sugli ultimi sviluppi e, dopo aver aggiornato i suoi spazi internet, se ne andò a letto per un buon sonno ristoratore. Così fu: dormì profondamente.
La mattina seguente fu da lui dedicata a smaltire un po’ di arretrato al lavoro. Candy e Jade andarono a trovare Becky e passarono piacevolmente la mattinata, tra chiacchere e shopping. A Jade le chiacchiere andavano piu’ che bene, ma lo shopping era una cosa che non sopportava e così, si fece portare al Cine Park, mentre le due amiche, cui si aggiunse Jennifer, passeggiavano per Sea Town, la piccola cittadina che ospitava la struttura. Era un piccolo paese ma estremamente accogliente e molto pittoresco.
Non vi era moltissima gente. La stagione non era ancora entrata nel pieno e i pochi turisti presenti erano in spiaggia, ma questo era ottimo da un certo punto di vista, perché la cittadina era godibile a 360° : i bar erano abbordabili e le bancarelle sul lungomare erano visitabili. Insomma, si era lontani anni luce dalle resse tropicali di luglio e agosto. La passeggiata fu piacevole . Recuperarono Jade e accettarono di buon grado l’invito di Becky a fermarsi a casa sua per mangiare un boccone, dove Ellery le raggiunse in seguito . Roscoe invece era rimasto nella sua residenza principale e sarebbe venuto solo il sabato mattina. Dopo pochi minuti arrivò Ely, che approfittò della sua pausa pranzo per visitare l’allegra compagnia.
Giusto il tempo di mangiare e la diva (soprannome derivato da uno dei personaggi che interpretava nel parco) fece ritorno al lavoro. Ellery andò a sbrigare un paio di pratiche per la radio e poi si recò al Surfers.
“Ciao Ellery “ esclamò J.Luke.
“Buon pomeriggio “ rispose lo speaker “ Sono venuto per preparare un po’ di attrezzature per stasera!”.
“Fai pure. Eccoti qua le chiavi. Sistema tranquillamente come meglio credi!”.
“Grazie , J.Luke ” e prese le chiavi , per poi dirigersi nella stanza. Nella valigetta aveva un pc portatile che dispose al centro del tavolo. Lo collegò a internet e vi posizionò accanto una piccola web cam in modo che chi era collegato con loro potesse partecipare a mo’ di conferenza. Tornò in macchina, dove prese una stampante che collegò al pc. Altro viaggio: un piccolo proiettore e uno schermo, che dispose prima di uscire per aggiungere altro materiale vario (block notes, penne etc. etc.). Insomma, cercò di preparare al meglio tutto quanto affinché’, una volta in loco, non ci fosse stato bisogno di uscire. Tody, com’era consuetudine, sarebbe stato in centrale in attesa di essere eventualmente contattato in caso di consulenza. Oramai era una procedura consolidata, che in passato aveva portato sempre discreti risultati ed era quindi arrivato il momento di giocare nuovamente il jolly. Dopo aver sistemato tutto, si recò dal capitano e prelevò il materiale che gli aveva preparato: era ordinatamente sistemato in una cassa di cartone. Ellery, nonostante la curiosità, non aprì niente: caricò in macchina e si diresse da Jeremy Egg, che finalmente era riuscito nell’impresa di preparare i supporti video che lo speaker aspettava con tanta impazienza. Poi si recò in Radio per il suo programma che, come sempre, era per lui un momento di relax e divertimento. Chiuse la puntata con Surf’s Up dei Beach Boys, nella speranza che fosse di buon augurio per risolvere almeno il caso del museo.
Mario e Rosa ovviamente sarebbero stati della partita ed anche lui si era preparato coscienziosamente all’evento, scrivendo in sintesi i passi essenziali della vicenda e catalogando tutto il materiale che aveva scattato e girato nei giorni precedenti.
L’appuntamento era al Surfers per le ore 20. Prima passarono a bere un aperitivo al Green Pine e salutarono brevemente Al Palmer. Gli spiegarono che quella sera si sarebbe svolto un importante briefing e che , se voleva , poteva passare piu’ tardi a sentire gli sviluppi eventuali. Mancava un minuto alle venti quando Mario varcò la soglia del locale del meeting. Dopo neanche cinque minuti arrivarono El, Candy e Jade , che erano rimasti imbottigliati nel traffico. Salutarono calorosamente il boss e lo ringraziarono per la gentile ospitalità. Si diressero quindi nella saletta a loro riservata e cominciarono ad accendere i vari supporti tecnologici. El mandò un sms a Raffy per sapere se era pronta e la risposta fu immediata: apparve subito in <video conferenza>, pronta per sentire e, eventualmente intervenire. Nel frattempo il boss del locale fece portare loro una buona dose di Pizza… panini e bevande. Potevano cominciare.
“Allora “ disse El “ Preparatevi ad una lunga notte. Qua abbiamo tutto il necessario.” Iniziarono ad estrarlo e a disporlo con una certa logica.
“Qua “ e indicò una scatola che ,subito ,dopo aprì “ Abbiamo il materiale di Tody. Per cominciare possiamo leggere i risultati delle varie analisi e rilevamenti , che non ho ancora visionato, per partire tutti quanti nello stesso istante e allo stesso livello. Allora … “ e prese dei fogli “Riepiloghiamo i fatti ed associamoli ai risultati!”.
“Aspetta che prendo carta e penna e appunto i tratti essenziali” esclamò Jade “ Ok fatto. Vai pure!”.
“Primo attentato: vengono ritrovate impronte di scarpa di misura 44, un mefisto e dei guanti. Si rilevano tracce di paraffina, una sostanza usata sulle tavole da surf. Il guanto destro è sfilacciato in corrispondenza dell’anulare, il che fa supporre la presenza di un anello.
Secondo attentato : impronte della scala nei pressi del muro di recinzione. Il paio di guanti ritrovati nei rovi evidenziano tracce di paraffina ed era una notizia che aspettavo. Nelle vicinanze si ritrova un piccolo brandello di pantalone marrone di cotone. Le sostanze usate per i due attentati ed il seguente sono le stesse. A proposito , anche la seconda impronta dietro al Surf’s Up è un 44.
Terzo attentato : sempre guanti, questa volta in lattice, sempre sfilacciati e sempre con paraffina. Impronte in zona baracca di taglia 44 . Frammento di maglia e tracce di pneumatici coincidenti con gli altri rilevamenti. Si ritrova un bottone, presumibilmente di pantaloni. L’accendino ritrovato nel tubolare dell’impalcatura fuori dal museo rivela anch’esso tracce di paraffina .”.
“Mi sembra di capire a questo punto… “ esclamò Candy “ Che si tratti della stessa persona!”.
“Sembra proprio di sì “ confermò Mario “ Le impronte , la paraffina e tutti gli altri indizi, sembrano portare in un’unica direzione!”.
“Ciao , ragazzi “ esclamò Raffy in collegamento internet “ Mi sembra un ottimo punto di partenza …o di arrivo, se preferite. Ma il movente? ”.
“E’ proprio quello che non si capisce “ disse Ellery “ E’ sicuramente qualcuno che non ha in simpatia ne per Danny, ne per Al e neanche per il museo!”.
“Sì, ma perché? “ chiese Jade “ Non ha apparentemente senso!”.
“Esatto “ riprese El “ Apparentemente ! Ma dovremo scavare a fondo per uscirne fuori. Come stiamo andando con la catalogazione del materiale audio e video, Mario?”.
“Ci siamo quasi. Diviso per tempo e luogo : abbiamo tante cose da vedere e osservare!”.
“E da leggere “ disse Candy “ Abbiamo i rapporti, gli appunti e l’elenco che ci ha mandato Raffy delle piu’ recenti manifestazioni surfistiche in zona, completo di partecipanti, accompagnatori e manager!”.
“Bene : allora mettiamoci al lavoro ! “ spronò El “ Io direi di cominciare a leggere i rapporti della polizia, tanto per avere una situazione iniziale abbastanza completa. Prima ho solo riassunto brevemente : penso che leggerli sia importante. Ecco : smazziamoci il materiale e iniziamo!”.
Ci vollero venti minuti buoni per finire questa prima parte dell’operazione.
Mandarono un fax a Raffy con le parti piu’ rilevanti , per poi passare a visionare i filmati fatti da loro . J.Luke aveva messo a loro disposizione un altro monitor collegato ad un lettore dvd , così si divisero in due squadre per guadagnare tempo . La web cam per Raffy era puntata un po’ da una parte e un po’ dall’altra. Erano riprese interessanti. Ciascun membro della band che aveva filmato aveva comunque e sempre cercato di riprendere non solo l’ovvio, ma anche tante sfaccettature che potevano magari rivelare qualcosa sia prese singolarmente che in altri contesti, unitamente ad altri tasselli.
Dopo i video fu il momento delle foto scattate da loro. Anche queste erano sicuramente dettagliate e precise e non convenzionali. Furono proiettate sullo schermo , in modo che la visione potesse essere contemporanea per tutti e ad una grandezza che permettesse di scovare ed osservare anche i particolari piu’ piccoli. Dopo questa tranche, El si prese una pausa e uscì a mangiarsi una caramella . Al momento, ad essere sinceri, non era uscito molto. Avevano visionato il materiale, ma nulla di particolarmente interessante era emerso. Dovevano comunque ancora visionare le foto di Luke Crown e i filmati di Egg.
Si vedeva che Luke era un professionista : le sue foto erano veramente belle e prese da diverse angolazioni e situazioni di luminosità. I filmati non erano di qualità eccelsa essendo riprese da una videocamera in postazione fissa :le immagini erano comunque abbastanza nitide ed esplicative. Anche Luke aveva fatto un breve filmato , la cui qualità era decisamente superiore. Visionarono tutto, proprio tutto, ma non trovarono niente di interessante.
“Provo a riguardare le foto “ decise Ellery.
“Intanto “ disse Candy “ leggo il materiale di Raffy”.
“ C’è qualcosa degno di nota ?” le chiese Mario.
“ Mah … La lista è chilometrica e di per se’ non mi dice molto. Ci sono un sacco di nomi : Tommy Laver, James Fielding , poi ,piu’ avanti, Tom Manetty, John Lurcher, Dan Fuxy, Peter Martin …”.
“Aspetta un momento ! “ esclamò Ellery che stoppò la slide delle foto “ Hai nominato un certo Lurcher?”.
“Sì , perché ? “ chiese Candy.
“Non ti ricorda niente questo nome?”.
“Mmmhhh … fammi pensare. Ma sì, dai! Anni e anni fa … Era lui il colpevole dei vari attentati , compresa la baracca di Danny. Ma non ricordo come si chiamava!”.
“Non ricordo neanch’ io, ma in ogni caso dubito possa essere la stessa persona. Aveva già passato la sessantina e non so nemmeno se sia ancora vivo! Raffy, mi senti? “.
“Forte e chiaro!” rispose l’amica .
“Ora chiamo il capitano e poi ti affiderò’ l’incarico di trovare notizie su di un nome in particolare! ”.
Ottenne dall’ufficiale l’informazione che cercava, ossia il nome di Lurcher : Frank.
Lo comunicò a Raffy, la quale si mise subito al lavoro.
“Adesso ricordo ! “ disse Ellery “ Era un grande manager che a fine carriera aveva cercato di riportare in auge Carl Lorimer dopo un grosso infortunio. Per farlo non aveva esitato ad eliminare in qualche maniera gli avversari.
“ Sì, sì “ disse Mario “ Adesso rammento anch’ io!”.
“Ragazzi “ esclamò Raffy in video conferenza ” Vi do la notizia che Frank è morto lo scorso anno, dimenticato da tutti in un regime di semi miseria!”.
“Grazie Raffy “ rispose Candy.
“E allora “ rilanciò Ellery “ Mi puoi cercare notizie su John Lurcher e magari scovare anche una sua foto?”.
“Mi metto subito all’opera. Non dovrebbe essere complicato : se era nella lista che vi ho mandato in internet , dovrei essere in grado di trovare qualcosa!”.
“Buon lavoro ! “ le augurò Jade.
La stessa informazione la chiesero a Tody.
Nel frattempo continuarono a visionare materiale, mentre Raffy macinava byte su byte alla ricerca di notizie. Riuscì a scoprire che John Lurcher era un surfista di trentadue anni che non aveva mai fatto il salto di qualità. Aveva vinto qualche gara minore , ma a livello nazionale non si era mai comportato bene. Nella sua biografia veniva menzionato suo zio , Frank Lurcher, un ex manager che a fine carriera era stato anche in prigione!
“Bravissima, Raffy!” si congratulò Ellery “ Questa informazione potrebbe esserci utile. Foto?”.
“Al momento non ne ho trovate, ma è colpa del pc molto lento : penso che la rete sia intasata !”.
“ Non preoccuparti “ disse Mario “ E’ normale. Certe volte internet è inspiegabilmente lento !”.
“Ecco la foto ! “ esclamò Jade “ Ce l’ha appena spedita Tody . Ora la scarico , così la possiamo vedere . Ancora un attimino … eccola!”
“Mmmhhh, non mi dice molto” esclamò Candy “ Credo di non aver mai visto quel ragazzo al ristorante o in giro !”.
“Ma io penso che potremmo sicuramente vederlo nei filmati di Egg. Qualcosa mi dice che lo troveremo. Forza ragazzi : visioniamoli ancora. Iniziate : intanto vorrei chiedere proprio ad Egg una cosa!”.
Uscì e si scartò una caramella, quindi prese il suo cellulare e lo chiamò. Dopo la telefonata, si riunì al gruppo.
“Bingo !” esclamò Candy “ Eccolo : è lui. E’ il giorno dell’inaugurazione e ha pure i pantaloni marroni!”.
“Sembrano integri e con il bottone” aggiunse Mario.
“Già” disse El “ E proprio ora ho chiesto a Egg se aveva un filmato di questi ultimi giorni per vedere se fosse tornato sulla scena del crimine. Ha detto che lo ha e che ce lo porterà immediatamente!”.
“Sì ,ma il movente? “ domandò una voce che El riconobbe subito come quella di Palmer.
“Buonasera Al. Prima ho chiesto un’altra cosa a Egg e cioè se il giorno dell’inaugurazione avessero comunque fatto fare un giro al pubblico nel padiglione nuovo e lui mi ha detto di si. Il movente ora è piu’ chiaro: entrato nel padiglione, John Lurcher si è accorto che lo zio non era stato citato nel museo e questo ha scatenato la sua reazione. Lui probabilmente lo aveva sempre visto come un eroe, nonostante le disavventure giudiziarie , e ha cominciato ad elaborare un piano per vendicarsi. Prima di tutto ha colpito la struttura che ne aveva snobbato la memoria. Poi ha sicuramente visto che tra i maggiori benefattori vi era Palmer, perché, se vi ricordate , il suo nome è presente in una piccola targa. E così ha voluto danneggiare anche il benefattore. Infine ha voluto colpire Danny per due ragioni : la sua gloria aveva offuscato quella di Carl Lorimer, pupillo dello zio, che era alla sua ultima possibilità di rientrare nel grande giro ; inoltre Frank Lurcher era stato preso proprio dopo l’attentato alla sua baracca . Che ne pensate?”.
“Mi sembra una buona ricostruzione “ disse Palmer “ Ma pensate ,dunque, che possa aver fatto tutto questo per vendetta?”.
“Tante volte “ commentò Candy “ la persona umana è imprevedibile e il rancore alimenta il fuoco della vendetta, magari lentamente … ma inesorabilmente!”.
“Cosa ti aspetti di vedere nel filmato?” chiese Jade.
“Un bottone mancante dai pantaloni oppure un bell’anellone all’anulare destro!” rispose il padre .
Al , nel frattempo , chiamò Egg per sollecitarlo. Il direttore del museo era comunque quasi arrivato e aveva portato con se’ un paio di videocassette che risalivano a pochi gg prima : una era antecedente all’attentato al chiosco del Cine Park e l’altra era stata registrata appena dopo quello alla baracca. Dopo cinque minuti , Egg fu da loro. Inserirono subito il nastro e visionarono il materiale ma, ahimè, la prima registrazione non presentava nessun riferimento a Lurcher. Lo sconforto si stava impossessando dei loro pensieri.
“Beh“ disse Candy “Aspettiamo la seconda cassetta prima di arrenderci!”.
Dopo 15 minuti , ecco apparire John Lurcher. Aveva i pantaloni marroni, ma, ovviamente, da quella distanza non era possibile notare nessuno strappo.
“Ferma ! “ disse Mario.
“Hai visto anche tu? “ chiese El.
“ Sì : l’anello “ rispose il cugino.
“Riesci a fare uno zoom della mano destra? “ chiese Ellery alla figlia.
“Posso fare di meglio : posso estrarre un fotogramma con Photoshop, elaborarlo e proiettarlo su quella parete!”.
“ Bene” disse Palmer “ E quanto tempo ti ci vorrà? “.
“ Circa dieci minuti “ rispose la ragazza.
“Nel frattempo “ disse lo speaker “ vado fuori a prendere una boccata d’aria e … a chiamare Tody !”. Quando rientrò la foto era pronta .
“Ecco fatto”, esclamò Jade. “Bingo ! Abbiamo trovato l’anello: sembra proprio grosso e irregolare, sicuramente in grado di tagliare un guanto o , per lo meno , di danneggiarlo o sfilacciarlo” disse El.
“Ed ecco il bottone mancante ! “ esclamò Candy “ Jade ha fatto uno zoom anche di quel particolare. Manca da un tascone anteriore appena sopra il ginocchio. Le tasche sono sicuramente posticce ed il bottone rimane comunque in bella vista. Qui ne manca chiaramente uno!”.
“Come questo? “ chiese Tody entrando nella stanza .
“Direi di sì !” urlò di gioia lo speaker accostandolo alla foto. “ E’ proprio quello : è uguale all’altro presente!”.
“Non ci posso credere “ esclamò Raffy “ Ce l’avete fatta un’altra volta!”.
”No, non ancora : dobbiamo trovare John. Candy, leggendo gli appunti di Raffy , sai dirmi quand’ è la prossima gara?”.
“Fammi vedere … Domani, a Rocky Beach!”.
“Non è lontanissimo” disse Ellery “ Sono convinto che John sarà già in loco e scommetto che avrà già preparato la tavola … con paraffina!”.
“Mando subito una macchina : gli elementi a disposizione mi sembrano sufficienti. Poi penseremo a torchiarlo con un bell’interrogatorio, ma direi che ci siamo !” disse Tody , che chiamò subito gli agenti Bradshaw e Funaki per dar loro le indicazioni in merito. Poi chiamò la polizia di Rocky Beach nella persona del capitano Calloway e gli diede il compito di rintracciare Lurcher ma di non intervenire, per evitare, insomma, una possibile fuga.
“Ragazzi” disse Al “ Ci trasferiamo al Cine Caffè? Beviamo e festeggiamo!”.
“Mi sembra una buona idea” concordò El “ Vada avanti. Noi sbaracchiamo qua, diamo una veloce ripulita e salutiamo J.Luke , che è sempre stato gentile con noi. Ci vediamo tra una mezz’ora!”.
“ Va bene, vi aspetto” esclamò il boss allontanandosi .
Salutarono Raffy, che ancora una volta si era dimostrata utilissima con le sue ricerche, smontarono le varie attrezzature e le caricarono in macchina. Ringraziarono tutto lo staff del locale e si diressero al Cine Rock, dove Al aveva riservato un tavolo. C’era anche la sua famiglia, Tody e, ovviamente, la band al completo . Ellery , però , non era completamente sereno : mancava ancora un tassello da inserire, ossia la cattura di John.
I festeggiamenti, comunque, proseguirono per ore ed erano oramai le due di notte quando squillò il cellulare di Tody, che si rivolse allo speaker : “Ellery!”.
“Sì, mi dica!”.
“E’ arrivato il ciò che aspettavi : hanno preso Lurcher ! Aveva un’evidente traccia di paraffina sulle mani e nella sua camera , dove dormiva beato, ne hanno trovato un flacone. Non ha opposto resistenza: ha subito confessato! “
“E adesso ? “ chiese Candy.
“Adesso posso dormire sereno : le opere incompiute non mi sono mai piaciute!” disse El, che alzò poi un ipotetico flute di prosecco ed esclamò : “Alla nostra! Cin Cin ”.